The European Crisis and the role of the financial system, Speech by Vítor Constâncio, Vice-President of the ECB, at the Bank of Greece conference on “The crisis in the euro area” Athens, 23 May 2013

Invito alla lettura a cura di Alberto Bagnai. Carissimi, A me pare che il discorso sull'austerità (espansiva o restrittiva che sia) abbia perso molta rilevanza nel momento in cui la stessa Bce ha placidamente ammesso che il problema non è il debito pubblico ma l'interazione fra finanza privata e "design" dell'Eurozona (salvo ovviamente proporre soluzioni peggiori del male, ma questa è un'altra storia. Per vostra memoria, quanto vi richiamo è successo qui: http://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2013/html/sp130523_1.en.html). Ora, questo non vuole essere un tentativo di sminuire i vostri pregevolissimi lavori che mi leggerò e ai quali cercherò nel mio piccolo di dare il massimo risalto (vi ricordo, peraltro, che qualora voleste contribuire, i working papers e il blog di asimmetrie sarebbero a vostra disposizione per diffondere versioni "professionali" o "divulgative" dei vostri interventi, e vi ricordo altresì che sono piattaforme più visitate de lavoce.info, e col vostro contributo potrebbero rapidamente diventare più prestigiose). È opportuno e anzi necessario che certe tesi vengano confutate nelle sedi scientifiche e con metodo scientifico come voi fate. Ma perché a "sinistra" nessuno (tranne me, se sono ancora a sinistra) ha colto al balzo la palla lanciata da Constancio? Questo era ciò a cui alludevo nel mio messaggio polemico (dopo tre anni sono un po’ stanco, vorrete scusarmi) quando dicevo che ormai la stessa Bce ha sorpassato "a sinistra" la sinistra italiana. Mi spiego: in sede politica e dialettica (quindi non scientifica e analitica), a mio avviso, continuare a menarla con questa storia dell'austerità è controproducente. Significa mettersi sullo stesso piano di quel simpatico buontempone di De Nicola (Società Adam Smith, daje a ride...), ragionando dentro al perimetro tracciato da Giannino (Statoladroooooo). Lo facciamo, ovviamente, per contestarlo, va da sé, quando però sarebbe secondo me molto più efficace politicamente, e farebbe emergere molte più contraddizioni, far notare che ormai il perimetro è altrove (sul design dell'Eurozona e sul ruolo della finanza privata, non pubblica: privata, non pubblica!), ed è altrove perché ce l'ha portato la stessa Bce. A me sembra una cosa dirompente, ma, si sa, io non son fatto per la politica (and proud of it). Vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per il disturbo. In amicizia. Alberto P.s.: se andate a vedere i commenti dei miei lettori al penultimo post, capirete che esiste un rischio concreto che quando le nostre università verranno chiuse dalla trojka (avete amici in Grecia?) non riusciremo a trovare eccessiva solidarietà nella popolazione. Anche su questo vi chiedo una riflessione in camera caritatis. Il mio post più letto (ed è diventato tale in due settimane) è stato quello in cui in modo poco elegante e con i toni inappropriati che mi sono ahimè consueti rinfacciavo all'Unità di aver acclamato Monti come un liberatore. A sinistra c'è una voglia di sinistra della quale temo non tutti afferrino l'estensione e il potenziale. Oppure sono io che mi faccio illusioni. ------------------------------------------------------------------------------------------------- Introduction Let me begin by thanking the Bank of Greece for inviting me to this important conference attended by so many prestigious researchers. There are, of course, several narratives and interpretations about the way the crisis unfolded in the euro area. For some, it is mostly a story of unsound fiscal policies and excessive sovereign debt; for others, it is principally a story of competitiveness losses engineered by uncontrolled unit labour costs; and for others still, it is essentially a traditional balance of payments crisis in a “fully fixed“ exchange rate regime. In more recent years, the narrative of seeing it as a banking crisis has gained attention, combining it with the sovereign debt crisis to create a story of “two debt overhangs”.........................................
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