Politica economica europea, che fare?, di Claudio Gnesutta, il manifesto, inserto Sbilanciamo l'Europa, 5 settembre 2014
In presenza di politiche di austerità che promuovono una società strutturalmente più disuguale, la risposta politica deve essere «bisogna cambiare» per evitare il definitivo deterioramento della tradizione costituzionale europea fondata sull’eguaglianza nei diritti e nei doveri di tutti i cittadini. L’attuale politica economica europea non è infatti una politica congiunturale, ma è la gestione consapevole di una transizione verso un modello di società europea di mercato sulla cui prospettiva non vi è un dibattito esplicito, e tanto meno democratico. La visione alternativa di politica economica non può essere ridotta alla mera strumentazione tecnica, ma va interpretata quale espressione di una prospettiva di società fondata sull’inclusione sociale e sullo sviluppo delle persone e come tale impone di ridefinire i meccanismi di produzione-distribuzione del reddito al fine di sostenere il sistema di welfare, anche se a costo di un ridimensionamento della crescita.
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