Pierfranco Pellizzetti: Ichino e lo scalpo dell’art. 18, Sinistrainrete, 28 settembre 2014

Sotto l’incalzare di un furente Maurizio Landini, ieri sera molti telespettatori de la Sette hanno potuto prendere visione della vera faccia di Pietro Ichino, con annesso baffo modello Groucho Marx, che sino ad allora avevano ritenuto un’icona astratta tendente al caricaturale dell’antico migliorismo milanese (i liberisti dell’allora PCI subalterni a Bettino Craxi e finanziati dal suo ufficiale pagatore di allora: Silvio Berlusconi); oggi alleato con gli ex rutelliani raccolti attorno al premier per dare prova di sottomissione alle plutocrazie nazionali e non, macellando una classe lavoratrice che potrebbe rivelarsi “ceto pericoloso” per i disegni di ricastalizzare la società nel nuovo feudalesimo prossimo venturo, in cui i signoraggi non discendono più dal sangue ma dal possesso (rendite di posizione).

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