Politecnico di Milano finanzia i suoi valutatori nei GEV. Che fare ? (con aggiornamento 21 febbraio 2020)

 

 

Cari Colleghi

Immagino che molti di Voi siano a conoscenza della iniziativa del Poli di Milano di supportare con cifre monetarie significative, che co-finanziano assegni di ricerca e/o borse di dottorato, suoi docenti che si vedranno sorteggiati al ruolo di valutatori GEV per la prossima VQR3.

 

Allego qui il link in cui è contenuta una mail di cui ha dato notizia Roars nella giornata di ieri:

https://www.roars.it/online/piovono-soldi-sui-commissari-della-vqr-i-ricchi-premi-del-politecnico-di-milano/


Trovo questa iniziativa indicativa del degrado etico e politico a cui si è giunti nell'accademia italiana a seguito delle politiche perseguite da anni ed a cui è al centro l'agenzia di valutazione ANVUR, con corresponsabilità purtroppo di vasta parte del corpo accademico.


Alla luce anche di queste recenti iniziative, mi interrogo spesso su quale sia la strategia del nostro Ateneo in tema di valutazione della ricerca e ruolo dell'Anvur.

 

Il Dipartimento di cui sono membro, il DEM, ha da tempo assunto una posizione critica che Voi tutti potete leggere nei documenti ufficiali. Di recente il suo presidio alla qualità della ricerca e terza missione ha assunto posizione pure critica su linee guida ministeriali e bando Anvur per la VQR3. Potete leggere qui il documento che è pubblico.

http://www.eco.unife.it/it/ricerca-imprese-territorio/valutazione-qualita-ricerca/documento-su-vqr-2015-2019

 

Con riferimento specifico alla prossima VQR mi interrogo anche su quale sia la strategia dell'Ateneo e, con riferimento alla specifica iniziativa del Poli di Milano, su quale tra questi tre scenari possa indirizzarsi sempre il nostro Ateneo:

1. Strategia di "indifferenza e silenzio"
ovvero non curarsi di ciò che fanno gli altri atenei, registrare come non-notizie i loro interventi, nella convinzione che non modifichino il contesto

 

2. Strategia di "imitazione e rilancio"

ovvero preoccuparsi di iniziative di questo tipo, non rimanere inoperosi, anzi rilanciare iniziando ad "imitare" ciò che fanno altri per indurre una maggiore presenza nostra nei costituendi Gev, e mettere in campo iniziative ulteriori di nostro maggior rafforzamento e presidio nelle istituzioni preposte alla valutazione

 

3. Strategia di "richiamo all’etica ed al buon comportamento"

ovvero mantenersi coerenti con i pilastri fondativi della ricerca scientifica basati anzitutto sull'etica nei comportamenti e nelle azioni, stigmatizzando chi viola tali principi nelle procedure di valutazione, chiedendo nel caso specifico che interventi quali quelli del Poli di Milano siano criticati dalla comunità scientifica e portino ad esempio alla esclusione di loro componenti dai Gev. Al contempo valutare l'opportunità di esprimersi a favore del Rettore del Poli di Milano alla carica di Presidente della CRUI, considerando invece altre opzioni, tra cui anche una propria candidatura.


Confido che chi ha in carico responsabilità di coordinamento e gestione della valutazione in Ateneo, a vari livelli ed organi di governo, sappia condurre l'Ateneo verso la giusta direzione.

 

Cordialmente

Paolo Pini

Ferrara, 18 febbraio 2020

 

AGGIORNAMENTO 21 FEBBRAIO 2020

Roars qui

https://www.roars.it/online/crui-resta-un-presidente-dimezzato/

da notizia che è stato eletto il nuovo presidente della Crui, nella persona del Rettore del Poli di Milano Ferruccio Resta con 46 voti e ben 32 schede bianche.

Non so se la elezione avvenga con voto palese o segreto.

Non so neppure come si sia espresso il nostro Ateneo.

So pero' che io Resta non lo avrei votato per le ragioni di cui sopra !

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