della serie "Governo di inetti, .. e la Germania se ne lava le mani"
E' ancora stallo sulla sepoltura di Erich Priebke, il boia nazista delle Fosse Ardeatine. La salma è stata portata via a bordo di un furgone blu, in piena notte, dopo i funerali privati nella chiesa lefebvriana di San Pio V ad Albano, interrotti per gli scontri tra cittadini e antifascisti di Albano e neonazisti giunti a rendere omaggio al boia. Il corpo dell'ex ufficiale delle Ss si trova ora nell'aeroporto militare di Pratica di Mare, a circa 30 chilometri da Roma. E' stato il prefetto di Roma, che aveva già consentito il passaggio della salma ad Albano revocando una ordinanza del sindaco che vietava il transito del feretro, a decidere di trasferire, per motivi di ordine pubblico, la salma di Priebke in un'area a giurisdizione militare a una trentina di chilometri da Roma. Ed è ancora polemica sulla decisione di Giuseppe Pecoraro con il primo cittadino dei Castelli che afferma che i "problemi visti ieri erano prevedibili" e Nichi Vendola di SeL che chiede spiegazioni.
Ora si attende un nuovo provvedimento o una decisione della famiglia dell'ex ufficiale delle SS. La salma di Priebke, si è appreso, potrebbe rimanere a Pratica di Mare anche per l'intera giornata di oggi. Tutto mentre a Roma si celebra l'anniversario dei 70 anni del rastrellamento del Ghetto, il 16 ottobre del 1943.
"So che si sta riflettendo sulle decisioni da prendere e non escludo che ci siano contatti tra il nostro governo e quello tedesco" ha spiegato ad Agorà il sindaco di Roma Ignazio Marino spiegando che "sono in corso colloqui tra il governo tedesco e il prefetto e non escludo contatti con l'ambasciatore tedesco". La conferma di relazioni Italia-Germania arriva dal capo stesso della Prefettura Giuseppe Pecoraro che ha spiegato: "Contiamo di risolvere in giornata, ci sono contatti con Berlino".
Ma prima l'ambasciata tedesca a Roma e poi il portavoce del ministro degli Esteri tedesco hanno smentito. "Le autorità italiane non hanno presentato alcuna richiesta ufficiale. La situazione non è cambiata rispetto a ieri" hanno fatto sapere dalla sede diplomatica. E il portavoce di Martin Schaefer ha aggiunto: "La cura dei morti tocca allo Stato dove una persona è morta", "non c'è una responsabilità o un ruolo del governo federale tedesco in questa vicenda. Sono stati avviati contatti informali ma non dipende da noi trovare una soluzione. Ogni tedesco ha diritto di essere seppellito in Germania ma la gestione delle salme dei tedeschi all'estero riguarda i parenti".
Il sindaco di Roma ha escluso nuovamente oggi che sia la capitale medaglia d'oro per la Resisenza a Roma ad accogliere la tomba di Priebke. E così tra le ipotesi restano anche quelle dei cimiteri militari tedeschi di Cassino o Pomezia. In quest'ultimo caso, però, c'è già il no del sindaco, che ha sottolineato come, proprio a Pomezia, il cimitero sia dedicato solo ai caduti in guerra.