Come uscire dal recinto della critica economica, di Roberto Romano e Paolo Pini, il Manifesto, 19 agosto 2014

La sensazione e l’umore di molti economisti sono quelli delle cronache del “tormentato periodo che va dal 1929 al 1936 […]dove[…] gli economisti accademici […]non avevano saputo offrire pressoché nessun suggerimento politicamente accettabile circa un piano d’azione governativo, in quanto essi erano fermamente convinti della capacità d’autoregolamentazione del meccanismo di mercato … l’economia prima o poi si sarebbe ripresa da sola, a patto che la situazione non venisse aggravata ulteriormente dall’adozione di un’errata politica economica, inclusa la manovra fiscale” (Hyman P. Minsky, Keynes e l’instabilità del capitalismo, 2009).

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