Alla ricerca del Santo Graal (e come vivere senza), Roars, 16 giugno 2014
L’accademia italiana sembra impegnata in una corsa alla ricerca del Santo Graal dell’Indicatore
Perfetto di Qualità (IPQ) per valutare la ricerca scientifica. Man mano che i Cavalieri si addentrano in
terre sconosciute ed ostili, si annuncia la scoperta di indicatori sempre più vicini all’IPQ: il numero di
pubblicazioni, le loro citazioni, la VQR individuale, l’Impact Factor, la peer review, e decine di altri
indicatori Meglio un approssimato (o approssimativo) Graal che non averne nessuno! Come si può
vivere senza la certezza che il giusto sarà distinto dal peccatore, l’inattivo dall’eccellente? Il consenso
raccolto dalla necessità di valutare la ricerca è talmente plebiscitario da meritare un po’ di sano
scetticismo illuminista. Che la valutazione della ricerca sia, o rischi di divenire, una leggenda priva di
fondamento?
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