Cosa chiediamo al Governo ed al Parlamento: sintesi

Il Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria a giorni proclamerà un nuovo sciopero dagli esami di profitto nelle Università Italiane, nel periodo dal 1° giugno al 31 luglio 2018. Sono state già superate le 5000 firme, ampiamente sufficienti per proclamare un nuovo sciopero. Pochi giorni ancora per firmare, poi avverrà la proclamazione ufficiale. Non sarà uno sciopero solo per gli scatti stipendiali. Nel frattempo sono ormai diventati indifferibili, e quindi prioritari tanto quanto gli scatti, alcuni ulteriori provvedimenti: Sblocco definitivo degli scatti stipendiali; 80 milioni di euro per le borse di studio degli Studenti; 6000 concorsi a Professore Associato; 4000 concorsi a Professore Ordinario; 4000 posti a concorso per Ricercatori a tempo determinato di tipo B.

Il Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria a giorni proclamerà un nuovo sciopero dagli esami di profitto nelle Università Italiane, nel periodo dal 1° giugno al 31 luglio 2018. In allegato la lettera di proclamazione dello sciopero che i Colleghi stanno firmando. Sono state già superate le 5000 firme. Sono ampiamente sufficienti per proclamare un nuovo sciopero. Pochi giorni ancora per firmare,  poi avverrà la proclamazione ufficiale.

Non sarà uno sciopero solo per gli scatti stipendiali. Nel frattempo sono ormai diventati indifferibili, e quindi prioritari tanto quanto gli scatti, alcuni ulteriori provvedimenti.

Infatti chiediamo:

  • Sblocco definitivo degli scatti stipendiali: nella legge di stabilità per il 2018 è stata data una soluzione al problema solo parziale e insoddisfacente. Noi non chiediamo aumenti degli stipendi: chiediamo solo che lo sblocco parta non dal 1° gennaio 2016, bensì dal 1° gennaio 2015, e con il riconoscimento giuridico degli anni 2011-2014, come è stato fatto per tutti gli altri dipendenti pubblici. Non chiediamo arretrati per il 2011-2014, sempre come tutti gli altri dipendenti pubblici. Chiediamo inoltre che venga sanata una ingiustizia sugli scatti perpetrata ai danni dei Docenti assunti dopo l’entrata in vigore della legge Gelmini.
  • 80 milioni di euro per le borse di studio degli Studenti: riteniamo insostenibile la figura oggi esistente dello “Studente meritevole ma senza borsa”.
  • 6000 concorsi a Professore Associato: non si possono lasciare i 14000 Ricercatori a Tempo Indeterminato attuali nel limbo di un ruolo a esaurimento. Tantissimi di loro, avendo già conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale, sono già pronti per tali concorsi, così come altri studiosi non ancora strutturati.
  • 4000 concorsi a Professore Ordinario: non si possono lasciare 19000 Professori Associati senza prospettive di carriera. Anche qui tantissimi di loro, avendo già conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale, sono già pronti per tali concorsi, così come altri studiosi non ancora strutturati.
  • 4000 posti a concorso per Ricercatori a tempo determinato di tipo B: l’Università ha bisogno di nuove leve e occorre iniziare a dare soluzione forte al precariato.

Riteniamo che queste richieste, insieme a quella dello sblocco degli scatti, costituiscano un “pacchetto di richieste equilibrato”, in grado di dare soddisfazione contemporaneamente a esigenze non più differibili nell’ambito universitario nazionale. Chiediamo pertanto che vengano soddisfatte tutte insieme e presto.

Sono richieste “di sistema”, nell’interesse dei singoli e dell’Università pubblica tutta.

Riteniamo che le richieste avanzate non soddisfino tutte le necessità delle quali l’Università ha bisogno, ma rappresentino un importante segnale di attenzione e di inversione di tendenza che è assolutamente necessario avere a breve termine. L’Università deve essere messa nelle condizioni di svolgere il ruolo che ha nel Paese! Investire su di essa ormai non è più dilazionabile o differibile!

 

Maggiori dettagli si trovano nell’allegato.

 

Cordiali saluti,

Carlo Ferraro

Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria

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