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PIERFRANCO PELLIZZETTI – Un Vaffa in faccia a tutti i cittadini italiani
Si trova in C'è del marcio ... nel Regno di Danimarca !
Taglio del cuneo fiscale, Cgia di Mestre: al massimo 14 euro in più al mese in busta paga
Era una delle misure più attese dalla legge di stabilità licenziata ieri dal consiglio dei Ministri. Il taglio del cuneo fiscale per lavoratori e imprese destinato a far lievitare, seppur leggermente, le buste paga. Era una delle misure più attese dalla legge di stabilità licenziata ieri dal consiglio dei Ministri. Il taglio del cuneo fiscale per lavoratori e imprese destinato a far lievitare, seppur leggermente, le buste paga. Come si sa però, il governo non è riuscito ad assicurare le risorse necessarie per rendere davvero significativo questo incremento. Oggi, la Cgia di Mestre, mostra con una simulazione quanto potrebbe valere, in concreto, il provvedimento sui nostri stupendi. I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero - spiega la Cgia - per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, che corrisponde ad un stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. con un reddito imponibile Irpef annuo di 15.000 euro, pari ad uno stipendio mensile netto di 971 euro, il vantaggio sarebbe di 172 euro all’anno, che si tradurrebbe in 14 euro mensili in più in busta paga; - per un dipendente con un reddito annuo di 20.000 euro, equivalente a uno stipendio mensile netto di 1.233 euro, il vantaggio fiscale annuo sarebbe di 151 euro (13 euro al mese); - per i redditi più elevati, sino ad arrivare alla soglia limite dei 55.000 euro, i vantaggi fiscali si dovrebbero progressivamente ridurre fino ad arrivare a importi mensili pressoché inconsistenti.
Si trova in Bufale di Governo "LettaAlfanoNapolitano"
III Seminario di Paleografia latina - Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici, 10-12 dicembre 2018
Si trova in Seminari di Paleografia latina
30/01/2018 One dimensional optimal reinforcements of elastic structures
Giuseppe Buttazzo (Università di Pisa)
Si trova in Seminari di Analisi AA 2017/2018
Appello: L’Italia chieda una Bretton Woods per l’eurozona (2014)
Un libro dei sogni? No. Piuttosto l’unica direzione di marcia possibile nell’interesse di tutti per realizzare crescita e sostenibilità e arrestare la rotta di collisione che porterebbe inevitabilmente all’aggravarsi degli attuali squilibri ed alla fine traumatica dell’euro. Meglio che i leader europei facciano un’operazione di verità convocando una fase costituente con l’obiettivo di realizzare un sistema nuovo fondato su questi sette punti. La mancanza di un accordo porterebbe quasi inevitabilmente alla fine dell’euro e al ritorno alle valute nazionali.
Il Cancellierato
In un paese normale il ministro della Giustizia non parla con i parenti di un’amica arrestata per gravi reati, rassicurandoli con frasi del tipo: “Qualsiasi cosa io possa fare, conta su di me”. Né tantomeno chiama i vicedirettori del Dipartimento Amministrazione penitenziaria per raccomandare le sorti dell’amica detenuta. Ma, se lo fa e viene scoperto da un’intercettazione telefonica (sulle utenze dei familiari della carcerata), si dimette un minuto dopo. E, se non lo fa, viene dimissionato su due piedi, un istante dopo la notizia, dal suo presidente del Consiglio.
Si trova in Bufale di Governo "LettaAlfanoNapolitano"
Riccardo Bellofiore ricorda Giorgio Lunghini (24 dicembre 2018)
Si trova in Giorgio Lunghini (in ricordo di)
Un commento di Stefano Lucarelli
Si trova in Agenda 17 Web magazine del Laboratorio Design of Science: Nuovi equilibri internazionali, intervista Paolo Pini (12 settembre 2023)
CORSO OPZIONALE: PSICHIATRIA E CURE DI FINE VITA:GLI APPROCCI ALLE FASI AVANZATE DI MALATTIA E AL LUTTO
CALENDARIO DELLE LEZIONI
Agenda 17: Tra Usa e Brics: l’Europa deve guardare a Oriente e al Sud del Mondo se vuole crescere, intervista all’economista Paolo Pini (2 gennaio 2025)
I rischi di un mercato alternativo al dollaro, la crescita dell’industria europea e i rapporti con l’Africa. Intervista a cura di Sandy Fiabane. Dopo il vertice dei Brics a Kazan, si fa sempre più chiara la volontà di questi Paesi di ridefinire gli equilibri geopolitici internazionali. I temi in gioco sono tanti: il multilateralismo, la possibilità di un mercato alternativo al dollaro, il ruolo dell’Africa e i possibili cambiamenti con la nuova amministrazione americana. Come si posiziona l'Europa in questo scenario? Lo abbiamo chiesto a Paolo Pini, già docente di Economia politica presso l’Università di Ferrara.