Curriculum

Renata Samperi, dal 2018 professoressa associata di Storia dell’architettura presso l’Università degli Studi di Ferrara, insegna Storia dell’architettura antica e medievale e Storia dell’architettura moderna (Corso di Laurea Magistrale in Architettura) e Storia della critica e della letteratura architettonica (Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio).

Nel 2021 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale al ruolo di professoressa di prima fascia nel SSD ICAR 18 - Storia dell’architettura.

Laureata in Architettura (1985), ha conseguito nel 1992 il dottorato di ricerca in Storia dell’architettura (Sapienza Università di Roma). Presso la Sapienza ha ottenuto una borsa post-dottorato (1995-1997) e un assegno di ricerca (2003-2005), dal 2006 al 2017 ha ricoperto il ruolo di ricercatrice universitaria e dal 2000 al 2017 ha svolto attività didattica nei corsi di Storia delle tecniche costruttive, Storia del giardino e del paesaggio, Storia dell’architettura antica e medievale, Storia dell’architettura moderna, Tools and methods for historical research.

Iscritta all’Ordine degli architetti di Roma dal 1986, ha svolto attività professionale soprattutto nell’ambito del recupero dei centri storici.

Ha collaborato con istituti di cultura, come l’Istituto della Enciclopedia Italiana, il Centro Internazionale di Studi di Architettura “Andrea Palladio” di Vicenza, l’Associazione di studi “Roma nel Rinascimento”.

Ha tenuto interventi in convegni e seminari di carattere nazionale e internazionale e ha collaborato a cataloghi di mostre.

È autrice di monografie e saggi, tra i quali si segnalano:

L’architettura di S. Agostino a Roma (1296-1483). Una chiesa mendicante tra Medioevo e Rinascimento, Roma, Librerie Dedalo, 1999;

“il tutto comprendere et in disegno ridurlo”. Gli angoli di Palladio, Roma, Campisano, 2019.

Ha coordinato e partecipato a progetti di ricerca, tra i quali si segnalano, da ultimi:

Il gusto della varietas nell’architettura del primo Rinascimento ferrarese: indagini e confronti con il panorama italiano. Fondo per l’incentivazione alla ricerca dipartimentale (FIRD), Università di Ferrara, Dipartimento di Architettura (2022-2024, responsabile);

PRIN “BATH (Being Architects, Teaching History) Architetti che insegnano storia. Il contributo italiano a una nuova storia dell'architettura: Zevi, Bruschi e Tafuri”, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma NextGenerationEU, in collaborazione con lo IUAV di Venezia e il Dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano (2023-2025, responsabile dell’unità di Ferrara).

È componente del collegio dei docenti del dottorato in “Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura” presso la Sapienza Università di Roma e del consiglio scientifico del dottorato in “Storia dell’architettura” dell’Università Iuav di Venezia.

Dirige, insieme a Paola Zampa, la collana editoriale “Angoli e Demoni”, Campisano Editore.

È componente del comitato scientifico del centro di ricerca 3ARC Ancient Art Architecture Reception Center.

L’attività di ricerca si è concentrata sui secoli XV, XVI e XVII e ha riguardato particolari tematiche del Quattrocento e del Cinquecento romano, nonché l’opera di architetti come Leon Battista Alberti, Giuliano da Sangallo, Baldassarre Peruzzi, Andrea Palladio, Francesco Borromini. La ricostruzione del complesso processo di formazione dell’architettura, basata sull’analisi incrociata di fonti documentarie, rilievo e osservazione diretta, ha costituito il tema centrale degli studi condotti su edifici, giardini e aree urbane e ha consentito di restituire passaggi significativi della storia progettuale e costruttiva delle opere indagate, stabilendo nuove e precise datazioni e chiarendo aspetti del contributo di committenti, architetti ed esecutori. Le ricerche attualmente in corso riguardano: la residenza pontificia di Castel Sant’Angelo tra Alessandro VI e Paolo III; le architetture palladiane; il linguaggio architettonico ferrarese tra Quattrocento e Cinquecento; la storiografia architettonica nel Novecento.

 

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