Le attività di ricerca del dott. Massimo Tacchini, svolte presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Ferrara e in collaborazione con docenti e ricercatori di altri Atenei ed Enti di ricerca italiani e stranieri, sono focalizzate sulle seguenti tematiche:
a. Studio di piante di interesse medicinale di differente origine geografica ed ecosistemica con particolare riferimento ad aspetti fitochimici e di bioattività.
In questo ambito, il candidato ha sviluppato ricerche inerenti allo studio del profilo fitochimico (metabolismo secondario) e di bioattività di piante provenienti da differenti contesti di biodiversità e geografici. Da questo punto di vista, risulta prevalente l’approfondimento rispetto alla qualità e quantità di metaboliti secondari delle piante oggetto dello studio e delle caratteristiche di bioattività declinabili rispetto alle differenti molecole o classi chimiche caratterizzate.
Asia meridionale (India). Il candidato ha concentrato la sua attività di ricerca nell’ottimizzazione delle metodiche estrattive applicate a piante note dalla medicina Ayurvedica per ottenere un fitocomplesso ricco di metaboliti secondari ad alto valore aggiunto in ambito salutistico, con una particolare attenzione alle proprietà citotossiche e citostatiche, di rilevante interesse nella ricerca sugli antitumorali. L’identificazione ed il frazionamento dei metaboliti secondari presenti negli estratti ottenuti hanno permesso al candidato di eseguire le prove biologiche attraverso test di vitalità cellulare in vitro. I risultati ottenuti hanno portato ad approfondire lo studio della specie Hemidesmus indicus per applicazioni su differenti aspetti della carcinogenesi e su HIV-1, proseguendo le ricerche e le collaborazioni, iniziate nel periodo di dottorato.
In questo contesto, il dott. Tacchini ha sviluppato lo stesso profilo di studio anche sulle specie di interesse medicinale Boerhaavia diffusa e Curculigo orchioides, Convolvulus pluricaulis, Whitania somnifera, Terminalia arjuna, con particolare attenzione al contesto delle proprietà antitumorali, ma anche, in un pool di specie più ampio, per la valutazione del loro potenziale uso nel trattamento di patologie dermatologiche.
Ecuador amazzonico. Grazie a collaborazioni con istituti di ricerca sud-americani (Universidad Politecnica Salesiana, Quito; Universidad Estatal Amazonica, Puyo; Ecuador), il candidato ha sviluppato la propria ricerca rispetto a piante di interesse medicinale appartenenti alla medicina tradizionale delle popolazioni native Achuaar e Shuar e provenienti da ambienti propri dell’area amazzonica (Ecuador nord-orientale). Lo studio si è incentrato su aspetti fitochimici evidenziando anche aspetti correlati alla chemotipizzazione e biodiversità fitochimica (metabolismo secondario) delle specie studiate rispetto al contesto geografico e della medicina tradizionale. Le evidenze fitochimiche sono state poi proiettate su valutazioni di bioattività con riferimenti salutistici a partire dalle conoscenze etnobotaniche inerenti alle specie oggetto d’indagine.
Area mediterranea. In questo contesto, il dott. Massimo Tacchini, in collaborazione con colleghi dell’Università di Chieti-Pescara e della Calabria, ha lavorato anche con matrici provenienti dall’area mediterranea , monitorando anche la biodiversità che una specie vegetale può mostrare all’interno di un areale piuttosto ridotto (es. valutazione dei metaboliti secondari di Hyssopus officinalis in tre areali della regione Abruzzo. Contestualmente ha partecipato alla stesura di una review, in collaborazione con il Dipartimento di Biochimica e Chimica della Lebanese University, che raccoglie gli studi più salienti di caratterizzazione chimica e di proprietà biologiche dei metaboliti secondari appartenenti alle specie Cedrus.
Inoltre, il dott. Massimo Tacchini ha lavorato per l’ottimizzazione dei processi estrattivi ed analitici che hanno portato all’isolamento di metaboliti secondari ad alto valore aggiunto da piante di interesse farmaceutico, e da contesti biotecnologici (microalghe). Il dott. Massimo Tacchini si è inoltre occupato della valutazione delle bioattività di molecole del metabolismo secondario per il loro possibile utilizzo in ambito salutistico . In questo contesto è anche co-autore di una review riguardante gli studi legati al metabolita secondario quercetina nel contesto di molecole con azione antitumorale.
b. Recupero e valorizzazione sostenibile delle biomasse
L’attività di ricerca è mirata alla completa valorizzazione di matrici vegetali, sia in qualità di sottoprodotti diretti che esausti. Il dott. Massimo Tacchini si è concentrato nell’ottimizzazione delle tecniche estrattive finalizzate a minimizzare l’impatto ambientale legato ai processi di trasformazione, con approcci ispirati all’economia circolare e alla eco-sostenibilità. Successivamente, il dott. Massimo Tacchini ha affiancato alla caratterizzazione chimica, prove di attività antiossidante e fitoiatrica in vitro che potessero evidenziare l’ambito di riutilizzo (salutistico e fitosanitario) della nuova materia prima secondaria ottenuta dai processi estrattivi.
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