Ambiti di Ricerca

- RICERCA -

ATTIVITA’ DIDATTICA, PROFESSIONALE E SCIENTIFICA

 

-         Dal 2004 docente di discipline criminologiche e di discipline psico-giuridiche in diversi Corsi di Perfezionamento, Master e Scuole di Specializzazione universitari o parificati negli atenei di Parma, Crotone, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Roma.

         

     Nel 2005 docente ai Corsi di formazione e aggiornamento della Polizia Penitenziaria di Parma, Ministero della Giustizia.

 

    -   Nel 2005 docente ai corsi di formazione e aggiornamento organizzata dalla Questura di Modena.         

 

-     Dal 2004 al 2007 membro dello staff permanente e docente dell’A.I.P.I. (Associazione Italiana di Psicologia Investigativa).

 

-     Dal 2005 al 2007 responsabile del settore “formazione” dell’A.I.P.I. (Associazione Italiana di Psicologia Investigativa).

 

-     Responsabile e docente del “Corso di formazione in Psicologia Investigativa” organizzato dall’A.I.P.I. e  in programma dal settembre al dicembre 2005.

 

-      Responsabile e docente del “ II° Corso di formazione in Psicologia Investigativa” organizzato dall’A.I.P.I.  dal giugno all’ottobre 2006.

 

-     Dal 2004 al 2007 collaboratore esterno, in qualità di criminologo, dello studio professionale a carattere psico-giuridico-criminologico “Studio Rossi e associati Associazione professionale” di Reggio Emilia.

 

-               Dal 2005 componente scientifico del gruppo di lavoro relativo al progetto di ricerca internazionale dal titolo  “Sexual abuser: profilo comportamentale, psicologico giuridico e criminologico” organizzato dal “Centro studi, ricerca, formazione e intervento contro lo sfruttamento sessuale e la violenza sui minori” di Reggio Emilia, in collaborazione con ECPAT ITALIA e ECPAT U.S.A. (porre fine alla prostituzione infantile e al traffico di minori a fini sessuali). 

 

-     Dal 2005 componente scientifico del gruppo di lavoro relativo al progetto di ricerca internazionale dal titolo “La relazione tra il sexual abuser e il minore-vittima di sfruttamento sessuale” organizzato dal “Centro studi, ricerca, formazione e intervento contro lo sfruttamento sessuale e la violenza sui minori” di Reggio Emilia, in collaborazione con ECPAT ITALIA e ECPAT U.K. (porre fine alla prostituzione infantile e al traffico di minori a fini sessuali).

 

Nel 2006 docente di discipline psico-giuridiche e criminologiche alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale in ambito giuridico di Reggio Emilia, riconosciuta dal MIUR con autorizzazione n. 190.

 

    Dal 2007 docente alla Scuola di Specializzazione Internazionale in Scienze        Criminologiche e Investigative dell'Istituto “Formazione d'Eccellenza” di Mantova.

 

    Dal 2007 coordinatore del corpo docente alla Scuola di Specializzazione Internazionale in Scienze Criminologiche e Investigative dell'Istituto “Formazione d'Eccellenza” di Mantova.

 

   Dal 2007 Responsabile del settore “Formazione” della Scuola di Specializzazione Internazionale in Scienze Criminologiche e Investigative dell'Istituto “Formazione d'Eccellenza” di Mantova.

 

   Dal 2008 Responsabile del “Laboratorio di Ricerca” della Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche e Investigative dell'Istituto “Formazione d'Eccellenza” di Mantova.

 

      Dal 2007 componente scientifico del gruppo di lavoro relativo al progetto di ricerca dal  titolo: “Testimonianza oculare: la categorizzazione etnica dei volti. Il contributo fornito alle scienze dell’investigazione”, organizzato dal “Centro interdipartimentale di ricerca e servizi in Medicina legale applicata, tecniche penalistico-criminologiche e vittimologia”

      dell’Università degli studi di Ferrara.

 

    Dal 2007 Responsabile del progetto di ricerca dal titolo: “Percezione e paura del crimine: il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa nella formazione di stereotipi e pregiudizi sociali”, organizzato dal settore “Ricerca” dell’Istituto studi “Formazione d’eccellenza” di Mantova nell’ambito della Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche e Investigative. 

 

    Dal 2008 Direttore Scientifico della Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche e Investigative dell'Istituto “Formazione d'Eccellenza F.d.E.” di Mantova.

 

   Dal 2008 Direttore Scientifico della rivista scientifica CRIMEN ET DELICTUM, F.d.E. editore.

 

    Nel 2009 Presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore del Congresso Internazionale CRINVE, dal titolo “Autore e vittima di reato, tra valutazione e riconoscimento: un’analisi comparata”, previsto dal 4 al 7 marzo 2010 a Mantova, organizzato dalla Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche e Investigative, dall’Istituto Formazione d’Eccellenza di Mantova, e dall’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere (MN).

 

    Dal 2009 Direttore Scientifico del Master in Tecniche di indagine e Metodologia Peritale MATIMEP organizzato dall’Istituto Formazione d’Eccellenza di Mantova.

 

    Dal 2009 Direttore Scientifico della Collana di Scienze Criminologiche e Investigative, Scriptaweb editore, Napoli.

 

 

MAGGIORI AMBITI DI RICERCA E INTERESSE SCIENTIFICO

 

Gli ambiti scientifici di maggior interesse del prof. Monzani riguardano in particolare lo studio e l’approfondimento della vittima di reato, della vittimologia e delle reti di sostegno alle vittime di reato. Da tale approfondimento è iniziato un percorso dal quale è nata la riflessione che ha portato il prof. Monzani alla previsione della “vittimalistica” quale nuova branca della criminalistica. Lo studio della vittima a fini investigativi e di indagine è al centro di detta riflessione e ha portato alla definizione di detta nuova branca, alla sua collocazione all’interno delle altre scienze criminologiche e, di conseguenza, all’individuazione della metodologia scientifica applicata. Detta Vittimalistica ha lo scopo di dare maggior impulso allo studio della vittima del reato a fini investigativi e di indagine, con un ampliamento di detto oggetto di studio anche alla vittima sopravvissuta al reato attraverso la raccolta della sua testimonianza in merito ai fatti e alla relazione intercorsa con l’autore. A base di ciò vi è un ampliamento del concetto di “traccia del reato” alla traccia mnestica presente nella memoria della vittima/testimone.

Detta “vittimalistica” è stata presentata dal prof. Monzani una prima volta nell’elaborato finale del Corso di Perfezionamento in “Psicologia delle condotte criminali: strumenti e tecniche di intervento” all’Università degli studi di Parma nel 2003 dal titolo “La vittima in criminalistica”, per poi essere ripresa nell’articolo dal titolo: “La vittima: dalla criminologia alla criminalistica” pubblicato sulla Rivista di Psicologia Giuridica, edizioni Sapere, Padova nel n. 4/2004. Successivamente, detto approccio lo si ritrova nel volume di Lino Rossi “L’analisi investigativa nella psicologia criminale. Vittimologia: aspetti teorici e casi pratici”, Giuffrè editore 2005, del quale il prof. Monzani è il curatore della parte giuridica e della parte criminologica. Infine, detta “vittimalistica” è stata presentata dal prof. Monzani al “1° Congresso Nazionale di Psicologia Investigativa” il 19 giugno 2005 a Reggio Emilia, e ripresa nel suo volume “Crimini allo specchio. Omicidi seriali e metodo scientifico”. FrancoAngeli editore, 2007.

 

Del prof. Monzani è anche il concetto di “terza vittimizzazione” riferita alle conseguenze psicologiche riguardanti la vittima di reato e  derivate da una ingiusta assoluzione del reo o da una sua mancata individuazione. Tale concetto è stato presentato dal prof. Monzani nel volume di Lino Rossi: “L’analisi investigativa nella psicologia criminale. Vittimologia: aspetti teorici e casi pratici”, Giuffrè editore 2005.

 

In tema di mediazione penale il prof. Monzani ha proposto alcune riflessioni de jure condendo al fine di iniziare a trattare la possibilità dell’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano della mediazione penale per adulti; a tal fine ha proposto un modello di mediazione penale misto (al fine del superamento del vincolo costituzionale rappresentato dal principio di “obbligatorietà dell’azione penale”), e un modello di mediazione extra–penale misto (al fine del superamento del vincolo costituzionale rappresentato dal principio di “presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva”).

Tali modelli sono stati proposti dal prof. Monzani e presentati nel volume di Lino Rossi: “L’analisi investigativa nella psicologia criminale. Vittimologia: aspetti teorici e casi pratici”, Giuffrè editore 2005, oltre che essere ripresi nel volume del primo dal titolo: “Lezioni di psicologia criminale e vittimologia”, Scriptaweb editore, Napoli, 2009.

 

Negli ultimi tempi il prof. Monzani ha rivolto la sua ricerca in ambito “infermità di mente e pericolosità sociale” sostenendo la non fondatezza scientifica del binomio in questione, e proponendo una modifica della normativa de jure condendo nel senso di far rientrare la valutazione della pericolosità sociale non più all’interno della perizia psichiatrica bensì all’interno della perizia criminologica, previa eliminazione del divieto espresso dall’art. 220 c.p.p.

Tali riflessioni sono presenti nei volumi dal titolo: “Perizia criminologica e pericolosità sociale: un binomio da considerare”, Julia editore, Lugano, 2008, e “Imputabilità e pericolosità sociale: un binomio da rivedere?”, Scriptaweb editore, Napoli, 2009.

  Il prof. Monzani si è poi occupato della tematica del suicidio in ambito criminologico e psicologico-investigativo affrontando la questione in modo assolutamente originale: partendo dalla discriminazione tra “gesto suicida” e “conseguenze del gesto suicida” (entrambi riferiti all’ambito della volontà), egli ha ipotizzato una nuova categoria nosografia definita “vittima di suicidio”, vale a dire il soggetto che pone in essere un gesto tipicamente suicida pur non volendo le conseguenze letali del gesto stesso; all’interno di detta nuova categoria una ulteriore classificazione tra “vittima consapevole” e “vittima inconsapevole”; alla luce di tali riflessioni il prof. Monzani presenta un nuovo modello di autopsia psicologica denominato “autopsia psico-PATO-logica”, teso a verificare quanto la presenza di un’infermità di mente possa avere inciso sulla capacità di preordinarsi le conseguenze di un particolare gesto.Tali riflessioni sono presenti nel volume (scritto con Sara Bonazza) dal titolo “Dal suicidio rituale al suicidio simbolico: la “vittima di suicidio””, Scriptaweb editore, Napoli, 2009.