Curriculum Vitae

Luca Rossato, architetto, si laurea nel 2004 presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Ferrara con una tesi sul rilievo e conservazione urbana per la rigenerazione di piccoli centri storici coloniali nel sud del Brasile nello stato del Paranà. Nella sua capitale, Curitiba, ha anche lavorato per l'Istituto locale di pianificazione urbana (IPPUC) sviluppando competenze in politiche di documentazione, conservazione e rivitalizzazione urbana.

Al termine del master di II livello in "Urban and Regional Planning in Developing Countries" frequentato nel 2005 presso l'Università IUAV di Venezia, ha difeso una tesi sviluppata sul sito patrimonio mondiale UNESCO della Valle di Kathmandu presentando un progetto per la documentazione GIS per le sette zone monumentali del sito UNESCO. Durante questa ricerca si è trasferito in Nepal, dove ha soggiornato per 5 mesi lavorando per la sede locale dell’UNESCO a Kathmandu e successivamente a Darjeeling (Bengala occidentale, India) per l'ONG PAHAR INDIA.
L'anno seguente è consulente per il rilievo e la documentazione urbana in due progetti: per la conservazione di Lubenice, in Croazia, in collaborazione con l'Università IUAV di Venezia e la locale municipalità e per il recupero dicdue  piccoli villaggio di montagna semi-abbandonati di Albe e Vallier, in territorio agordino sotto la direzione dello studio di architettura Mengoli-Pianon di Mestre.
Nel 2006 e 2007 ha lavorato a Londra come architetto e urban designer per PTE architects, uno studio leader nel Regno Unito nella rigenerazione urbana, collaborando a diversi progetti basati principalmente nell'area metropolitana della capitale.

Dal 2008 ha iniziato a collaborare con il centro DIAPReM del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi  di Ferrara prima come borsista di ricerca (6 mesi, SSD ICAR/17) e successivamente come assegnista di ricerca (5 anni SSD ICAR/17 Legge n. 449/1997 e 2 anni SSD ICAR/17 Legge n. 240/2010) lavorando su temi legati alla rappresentazione e rilievo dell’architettura collaborando con diversi corsi accademici.

Professore a contratto presso il Dipartimento di Architettura, dell’Università di Ferrara (dal 2013 al 2019, SSD ICAR/17), è stato visiting professor presso la Pontificia Universidade Catolica do Paranà (Curitiba, Brasile), CEPT University (Ahmedabad, India), Mackenzie University (São Paulo, Brasile) e Burgundy School of Business (Dijon, Francia) trattando sempre temi legati alla rappresentazione e documentazione, soprattutto digitale, del patroimonio costruito. Dal 2021 è membro docente dell’accademic board del dottorato Internazionale IDAUP dal 2021 presso l’Università degli Studi di Ferrara.

Dal 2017 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca (Dottorato Internazionale dell'Università di Ferrara, IDAUP) in Pianificazione Urbana e Architettura con la ricerca "La sostenibilità della conservazione. Integrazione di processi e tecnologie verso la valorizzazione dell'architettura moderna in Brasile e in India" (SSD ICAR/17).

L’interesse verso l’architettura modernista lo ha portato a fondare il network internazionale di ricerca I N S I D E Modern Heritage del quale è responsabile scientifico dal 2021. L’iniziativa ha creato una rete di accademici e istituzioni che condividono lo stesso interesse verso il patrimonio moderno con un approccio multidisciplinare.

Dal 2022 è ricercatore RTDb presso il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Ferrara.

È coinvolto da molti anni nel settore dell’editoria facendo parte dei comitati editoriali delle riviste scientifiche "Paesaggio Urbano/Urban Design" e del  “Journal of Architectural Research and Development (JARD)”, ed avendo partecipato alle attività di redazione delle riviste "Architetti.com progetto e immagine digitale" e "Architetti idee cultura e progetto".  Attualmente è reviewer della rivista australiana "Journal of Architectural Research and Development" e del gruppo editoriale MDPI per diverse riviste scientifiche.

Dal 2017 è socio aderente dell’associazione scientifica UID – Unione Italiana Disegno e dal 2019 membro di ICOMOS Italia e Membro del Comitato Scientifico Nazionale CIPA-HD, Documentazione del Patrimonio Culturale (2020).

 

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