Maurizio Remelli è nato a Ferrara il 18 marzo 1959. Il 20 marzo 1984 ha conseguito la Laurea in Chimica presso l’università di Ferrara, con una tesi sperimentale dal titolo: "Analisi della forma del picco gascromatografico", riportando il massimo dei voti. Parte della tesi è stata svolta durante uno stage presso il Laboratoire de Chimie Analytique Physique dell'Ecole Polytecnique di Palaiseau (Parigi), diretto dal prof. George Guiochon.
Sostenuto l'esame di Stato nella sessione di novembre 1984, il dott. Remelli ha conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione di chimico.
Assolti gli obblighi di leva, il dott. Remelli è stato assunto al Centro Ricerche "G. Natta" (Himont) di Ferrara, dove ha lavorato dall'ottobre 1985 fino al mese di aprile 1987.
Ha frequentato il Corso del Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche (curriculum: Chimica Analitica e Ambientale), presso il Dipartimento di Chimica dell'Università di Ferrara, sotto la guida del prof. F. Pulidori, e conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche il 28/09/1990 con una tesi sperimentale dal titolo "Stereoselettività termodinamica in complessi ternari di Cu(II) con amminoacidi, Applicazioni a separazioni cromatografiche di miscele enantiomeriche".
Vincitore dapprima di concorso per collaboratore tecnico di VII qualifica e poi per ricercatore universitario nel raggruppamento C01 (Chimica Analitica e Merceologia), il dott. Remelli è infine risultato idoneo nella valutazione comparativa per un posto di Professore Associato per il Settore C01A - Chimica Analitica, e, in tale ruolo, presta servizio, dal 1° settembre 2001, presso il Dipartimento di Chimica dell'Università di Ferrara, di cui è stato vice-direttore dal 1/8/2006 al 30/9/2012. Per il biennio 2015-2016, il prof. Remelli e' stato eletto nel Consiglio della Ricerca di cui e' stato nominato rappresentante in Senato Accademico, per lo stesso periodo.
Dalla sua entrata in ruolo come ricercatore, il prof. Remelli ha svolto attività didattica nell'ambito del Corso di Diploma Universitario in Biotecnologie Agro-Industriali e dei Corsi di Laurea in Chimica, in Scienze Biologiche e in Biotecnologie, a diversi livelli. Attualmente il prof. Remelli è titolare degli insegnamenti di Chimica Analitica Strumentale per il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche e di Chimica Analitica per i Corsi di Laurea Triennale (ad alta numerosità) in Biotecnologie e Biotecnologie Mediche.
L’interesse scientifico del prof. Maurizio Remelli è stato inizialmente rivolto a studi di cromatografia, riguardanti: teoria stocastica della Cromatografia e possibili applicazioni per la caratterizzazione di strumentazioni cromatografiche; progettazione, realizzazione e studio di fasi stazionarie chirali per HPTLC e HPLC, preparate con metodi dinamici e principalmente basate sul meccanismo di Scambio dei Leganti.
Tuttavia, l'attività scientifica principale è stata svolta nel campo degli equilibri in soluzione ed in particolare della termodinamica di formazione di complessi labili tra cationi di metalli di transizione e leganti di interesse biologico. Tra questi:
- amminoacidi ed oligopeptidi naturali e loro derivati di sintesi;
- frammenti di SPARC, un’importante proteina della matrice cellulare dei mammiferi con proprietà angiogeniche;
- frammenti e analoghi di sintesi della proteina prionica, del peptide beta-amiloide e dell'alfa sinucleina, che svolgono un ruolo chiave nell'insorgenza e lo sviluppo di malattie neurodegenerative;
- frammenti e analoghi di sintesi della proteina hpn che svolge un ruolo chiave nel trasporto di ioni metallici nel metabolismo dell'helycobacter pylori;
- frammenti della proteina tau, associata a diverse malattie di tipo neurologico;
- emopressina, un neuropeptide derivato dalla degradazione della catena alfa dell'emoglobina;
- trasportatore di zinco denominato C4YJH2 di Candida Albicans;
- calcitermina, un peptide antimicrobico delle vie aeree dell'uomo:
- frammenti di ZinT, una proteina di trasporto metallico espressa da diverse specie batteriche;
- peptidi poli-istidinici, isolati dal veleno di serpente;
- peptidi sintetici ramificati, possibili precursori di enzimi sintetici;
- acidi idrossammici e loro ammino-derivati che, in presenza di ione rame, sono in grado di formare composti supramolecolari macrociclici, denominati metallacrown;
- agenti chelanti da impiegare come possibili farmaci per il trattamento orale di malattie legate ad un sovraccarico di ferro (es. beta-talassemia).
Tali studi sono stati compiuti avvalendosi di diverse tecniche sperimentali: potenziometria e calorimetria diretta in soluzione (per definire la stechiometria delle specie formate e per la loro caratterizzazione termodinamica); spettrofotometria, spettroscopie ESR, NMR e CD e spettrometria di massa (per formulare ipotesi sulla struttura dei complessi in soluzione). Ove è stato possibile, gli studi in soluzione sono stati affiancati da studi cristallografici per diffrattometria ai raggi X e calcoli teorici quanto-meccanici e di dinamica molecolare.
Tali ricerche sono state svolte in collaborazione con diversi gruppi di ricerca italiani ed europei, quali quelli del prof. Henryk Kozlowski all'Università di Wroclaw (PL); del prof. Guido Crisponi all'Università di Cagliari; della prof. Daniela Valensin all'Università di Siena; del prof. Matteo Tegoni all'Università di Parma; della prof. Mariantonietta Zoroddu all'Università di Sassari; del prof. Remo Guerrini e della prof. Elisabetta Caselli all'Università di Ferrara.
Il prof. Remelli è autore di oltre 95 pubblicazioni su riviste internazionali con referees e di oltre 150 comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali.
(Ultimo aggiornamento: 5 marzo 2021)