CAMI LIFE+

Il progetto CAMI (Caratterizzazione dell'Acquifero con Metodologie Integrate), finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma LIFE, ha contribuito ad attuare la direttiva 2000/60/CE e successive modifiche, mettendo a punto e sperimentando un insieme integrato di metodi finalizzati alla definizione e caratterizzazione dei distretti idrografici, all'analisi dell'impatto ambientale delle attività umane sulla risorsa idrica ed alla valutazione della sostenibilità del loro sfruttamento. L'unità di Ferrara con le persone del Prof. Giovanni Santarato, Dr.ssa Dimitra Rapti e Prof.ssa Carmela Vaccaro ha contribuito a fornire il modello idrogeologico concettuale del sistema acquifero e la messa a punto della metodologia integrata geofisico-chimica che ha permesso la conoscenza e la valutazione del comportamento delle falde presenti nell'area in esame in base alle prove di pompaggio, all'installazione di sonde multiparametriche e alla parametrizzazione geofisica del sottosuolo con metodologie non invasive (metodo magnetotellurico e con il metodo TDEM)
Sulla base dei dati stratigrafici puntuali ed utilizzando criteri idrogeologici sono state realizzate diverse sezioni idrogeologiche interpretative e la definizione del modello idrogeologico concettuale. L'analisi dei dati ha messo in evidenza che l'area di studio è caratterizzata dalla presenza di due sistemi idrogeologici differenziati che si sviluppano a nord e a sud della fascia delle risorgive. Per la definizione del comportamento idrodinamico ed idrogeochimico degli acquiferi sono state realizzata campagne di misura in situ del livello piezometrico e dei parametri chimico-fisici (pH, conducibilità elettrica, temperatura) degli acquiferi.
Inoltre, sono stati anche prelevati campioni d'acqua sia per un'ulteriore verifica delle misure sia per la realizzazione delle analisi chimiche in alcuni pozzi selezionati. Infine, nel campo pozzi di Torrate, l'installazione di una sonda multiparametrica che misura in continuo il livello piezometrico e dei parametri chimico-fisici degli acquiferi ci permette la valutazione dell'influenza dello sfruttamento sulle caratteristiche qualitative e quantitative degli acquiferi.


Metodo elettromagnetico TDEM per la ricerca dell’acqua in profondità
Per caratterizzare la distribuzione in profondità della resistività elettrica dell'area di studio, una tecnica rapida ed efficiente è il cosiddetto TDEM (Time-Domain Electromagnetic Method). Effettuando sul terreno un numero sufficiente di punti di misura, si ottiene un'immagine 3D della distribuzione della resistività elettrica nel sottosuolo. Questa viene correlata con le caratteristiche petrografiche-idrochimiche degli acquiferi e con le eventuali anisotropie geotettoniche del territorio; la ripetizione nel tempo consente il monitoraggio dell'evoluzione quali-quantitativa degli acquiferi.