Curriculum

Dopo la laurea quinquennale in Architettura a Venezia, Silvia Cattiodoro consegue la specializzazione in Scienze e tecniche del Teatro e – parallelamente all'attività progettuale di architetto e scenografa – si dedica alla ricerca e alla collaborazione alla didattica, occupandosi in particolare delle forme architettoniche presenti negli allestimenti scenici e di come esse vengano composte. Completa la sua formazione con un Master in Museografia presso l'Accademia Adrianea che la porta a studiare la persistenza del concetto di effimero nell'architettura e con un Dottorato di ricerca in Design Industriale, Espressione e Comunicazione Visiva durante il quale individua e ricostruisce l'archivio dei progetti teatrali di Gio Ponti come paradigma della “sintesi delle arti”.

A partire dal 2012 è professore a contratto presso istituzioni pubbliche e private nelle materie della progettazione degli interni, dell'allestimento, della museografia e della scenografia. Nel 2018 ha fondato il gruppo di ricerca indipendente “Il fondamento effimero” dedicato all'uso dell'allestimento e dell'architettura temporanea come metodo di rigenerazione urbana. Dal 2014 al 2018 è prima membro e poi Vice-presidente di Giuria del Premio Internazionale Piranesi – Prix de Rome. Nel 2016 è chiamata come membro esterno nella commissione di Dottorato Europeo presso la Facultad de Bellas Artes di Siviglia.

Dal 2015 è stata abilitata a professore di seconda fascia nel macro-settore 08/D1 Progettazione Architettonica. Dal 2018 ha assunto la carica di vice-direttore della rivista in classe A “Anfione e Zeto. Rivista di architettura e arti” di cui era già redattrice; all'interno della stessa cura la rubrica «Wunderkammer. La visione dall'interno», dedicata alla cultura del progetto negli interni.

Titolare di uno studio di architettura con il quale si occupa principalmente di interni e allestimento, la sua esperienza come scenografa ha contribuito a rinsaldare nella sua ricerca architettonica il legame con le arti performative. Tra il 2014 e il 2018 ha curato l'ordinamento, il progetto museale e la comunicazione dell'Archivio “Maria Callas” per la Fondazione Progetto Marzotto collaborando come consulente per mostre e pubblicazioni internazionali sull'argomento. Ha collaborato inoltre con i Gio Ponti Archives di Milano per la progettazione di mostre e progetti allestitivi. È co-titolare della casa editrice in Edibus, per la quale ha ideato e dirige la collana di architettura e arte “Obliquae imagines” ed è direttore editoriale della collana “Lectiones Magistrales” realizzata in collaborazione con l'Accademia Adrianea.

Partecipa con frequenza a convegni nazionali e internazionali, cura conferenze, cicli di incontri e workshop occupandosi principalmente di museografia, allestimento e dell’influenza che l'architettura effimera sulla teoria e sulla progettazione dell’architettura degli interni. Sugli stessi temi è autrice di numerosi articoli, saggi e testi monografici.