Analisi del linguaggio giornalistico
ANALISI DEL LINGUAGGIO GIORNALISTICO
M-FIL/05 - A1 - 5 CREDITI
afferente al corso di studio in Comunicazione pubblica, della cultura e delle arti
(classe 14 - Scienza della comunicazione)
NELL'ANNO ACCADEMICO 2009-2010 IL CORSO TACE
[In questa sezione]
I) Attività didattica 2008/2009
II) Informazioni per gli esami
III) Programma del corso
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I) Attività didattica a.a. 2008/2009
Periodo di svolgimento: secondo semestre
Le lezioni si terranno:
IL MERCOLEDI' E IL VENERDI' DALLE 16,15 ALLE 18 in aula 14 (via Savonarola)
Il ricevimento degli studenti è previsto su appuntamento prima o dopo l’orario di lezione.
Per contatti scrivere a: sergio.gessi@unife.it
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Letture consigliate:
(su giornalismo e sistema dell'informazione)
Carlo Sorrentino, Il giornalismo, Carocci
Carlo Sorrentino, I percorsi della notizia, Baskerville
Alberto Papuzzi, Professione giornalista, Donzelli
Sergio Lepri, Professione giornalista, Etas
Furio Colombo, Ultime notizie sul giornalismo, Laterza
Paolo Murialdi, Come si scrive un giornale, Laterza
Lorusso, Violi, Semiotica del testo giornalistico, Laterza
Ryszard Kapuscinski, Il cinico non è adatto a questo mestiere, E/o
Alberto Papuzzi, Letteratura e giornalismo, Laterza
De Martino, Bonifacci, Dizionario pratico di gioralismo, Mursia
(su new journalism)
Angelo Agostini, Giornalismi, Il mulino, 2004
Giuseppe Granieri, Blog generation, Laterza, 2005
(sul giornalismo radiotelevisivo)
Sandro Petrone, Il linguaggio delle news, Laterza, 2004
Aldo Grasso, La tv del sommerso, Mondadori, 2006
(su giornalismo e potere)
Enzo Marzo, Le voci del padrone, Dedalo, 2006
Giuseppe Altomare, I padroni delle notizie, Mondadori, 2006
Pio Baldelli, Informazione e controinformazione, Stampa alternativa
Massimo Veneziani, Controinformazione, Castelvecchi, 2006
(sugli aspetti giuridici dell'informazione)
Gianluca Gardini, Le regole dell'informazione, Mondadori, 2005
II) Informazioni per gli esami
Per sostenere l'esame è richiesto lo studio e la conoscenza di un testo fra quelli di seguito indicati:
- Alberto Papuzzi, Professione giornalista, Donzelli (escluse appendici; cap. VIII e IX solo lettura)
(Un ottimo testo, che è riduttivo definire "manuale". Fornisce gli elementi fondamentali per capire come funziona il sistema dell'informazione)
- Carlo Sorrentino, Il giornalismo, Carocci (escluse appendici)
(Un brillante saggio che definisce la prospettiva del giornalismo come fenomeno sociale e lo inquadra nell'ambito delle teorie della comunicazione)
Inoltre, la lettura di uno fra i seguenti testi (a scelta dello studente) offrirà spunti di discussione nell’ambito dell’esame:
- Angelo Agostini, Giornalismi, Il mulino
- Nicola Graziani, Lezioni di giornalismo. Cento articoli che hanno raccontato il Nocevento, Nutrimenti (a scelta almeno 30 articoli)
- Ryszard Kapuscinski, Il cinico non è adatto a questo mestiere, E/o
- Sandro Petrone, Il linguaggio delle news, Laterza
- Carlo Sorrentino, Giornalismo in Italia, Carocci
- Tiziano Terzani, In Asia, Longanesi (almeno 150 pagine a scelta)
NOTA PER I FREQUENTANTI
I frequentanti, in alternativa, potranno scegliere di esporre l'analisi comparata di tre quotidiani (secondo le modalità indicate più sotto).
In questo caso, come base teorica, è richiesta la conoscenza dei contenuti esposti durante le lezioni e dei seguenti testi:
- Carlo Sorrentino, Il giornalismo, Carocci (solo introduzione e capitolo I)
- Carlo Sorrentino, I percorsi della notizia, Baskerville,(solo introduzione).
Anche per i frequentanti è obbligatoria una lettura fra quelle indicate sopra per i non frequentanti.
- Indicazioni relative all'analisi comparata dei quotidiani.
L'identità e il punto di vista del giornale sono affermati attraverso il processo di selezione, ordinamento e sintesi dei fatti, tradotti in notizia, e la loro gerarchizzazione nel contenitore-pagina.
Ai corsisti è richiesta un'analisi, convincentemente argomentata, delle tre prime pagine di altrettanti quotidiani, scelti in un medesimo giorno di pubblicazione. La disamina sarà basata sull'attenta ricognizione dei temi trattati, sulla disposizione del notiziario, sullo stile dei titoli e dei testi, sulle scelte lessicali compiute. Sarà utile anche considerare l'articolacolazione del giornale in sezioni e il rilievo a ciascuna attribuito.
A supporto dell'analisi, per ciascuno dei giornali esaminati, potrà essere scelto un articolo particolarmente significativo ed emblematico che serva a corroborare la tesi esposta.
Per ulteriori informazioni: sergio.gessi@unife.it
III) Programma del corso
- Obiettivi e finalità
I giornali mettono in pagina non la realtà ma una sua rappresentazione. Ciascuno di essi esprime una visione del mondo e prospetta al lettore un particolare percorso di interpretazione degli avvenimenti.
Scopo precipuo del corso è mostrare come l'identità e il punto di vista dei mezzi di informazione siano affermati proprio attraverso il processo di selezione, ordinamento e sintesi dei fatti, tradotti in notizia, e attraverso la loro gerarchizzazione nel contenitore-pagina o nel contesto-notiziario.
Il corso si propone quindi di fornire elementi di conoscenza, strumenti di analisi e competenze per un condurre un’analisi critica e consapevole del linguaggio dei giornali e delle informazioni veicolate attraverso il sistema dei media, ponendo in evidenza la parzialità del processo di ricostruzione/rappresentazione dell'universo mondo compiuta dagli organi di informazione.
Si procede attraverso lo studio della struttura e dello stile del linguaggio giornalistico, contestualizzando l’analisi nella più ampia prospettiva dello sviluppo della rete dell’informazione e dell’organizzazione del sistema dei media. Dall’enucleazione degli elementi di “notiziabilità” degli eventi quotidiani si passa all’individuazione dell’impianto strutturale del “pezzo” giornalistico, evidenziando le peculiarità connesse a un’impostazione modulare, articolata secondo criteri espositivi di ordine gerarchico (anziché di stretta consequenzialità logica, propria del resoconto o dell’intervento “a tesi”, di cui è paradigma la struttura "premessa-sviluppo-conclusioni"). Vengono esaminati regole, tecniche, registri e stili espressivi adottati in relazione ai settori, alla periodicità e ai caratteri dei media, al fine di comprendere le forme di estrinsecazione e rappresentazione del messaggio giornalistico. Inoltre sono forniti elementi di conoscenza dell’organizzazione redazionale e delle struttura dell’impresa editoriale, della prassi e degli strumenti di lavoro. L’analisi del linguaggio non trascura l’uso dell’immagine come elemento di informazione; la grafica, intesa come forma di comunicazione della quale sono valutati gli aspetti semiotici; e la titolazione, come particolare espressione del messaggio giornalistico. Nell'ambito del corso si fa riferimento anche al linguaggio dell’informazione radiotelevisiva e alle caratteristiche dell’informazione online.
- Contenuti e metodologia didattica
Il piano di insegnamento si articola in 25 ore. La metodologia didattica prevede un’alternanza fra elementi di teoria ed esercitazioni pratiche, con sperimentazione delle abilità espressive e verifica della capacità di applicare le nozioni apprese.
1. Frammenti di verità. Come nasce la notizia.
· Quando un fatto diventa “notizia”
· La realtà e la sua rappresentazione mediatica
· Il mito dell’oggettività
· Selezione, gerarchizzazione, interpretazione dei fatti
2. Come si scrive la notizia. La struttura del testo giornalistico.
· Come si scrive un “pezzo”: la struttura
· Il “lead” come calamita: la notizia innanzi tutto
· I “frame” della notizia
· La piramide dell’informazione
3. Il giornalismo come fenomeno sociale. Genesi dell’informazione.
. La negoziazione dell'informazione
. Le fonti e il ruolo delle agenzie di stampa
. Gli uffici stampa e la notizia preconfezionata
4. L’organizzazione redazionale. La “cucina” della notizia.
· Ruoli e organigramma
· Settori e sezioni del giornale: il mondo parcellizzato
· L’agenda-set del giornalista: prevedibilità e imprevedibilità dell’evento
· L’universo di carta: quotidiani e periodici
5. Le notizie nei media. Analisi comparata.
· Rassegna stampa ragionata
· Il mondo visto attraverso i giornali
· Stampa nazionale e stampa locale: la ricostruzione dell’universo-mondo
· Così lontano, così vicino: fenomenologia dell’informazione
6. I generi della scrittura giornalistica. Dall’editoriale alla notizia di nera.
· Codici e registri di scrittura giornalistica
· Tecniche di scrittura: la notizia, il servizio, l’inchiesta, il commento, l’intervista...
7. Stili giornalistici. Analisi comparata.
· Lessico, semantica, sintassi: i marcatori di stile
· Autori a confronto
8. Lo stile titolo. L’esca dell’informazione.
· Ammiccare, incuriosire, sorprendere il lettore
· Rassegna ragionata di titoli di quotidiani e periodici
9. Vestire i giornali. Il linguaggio grafico.
· La grafica: comunicare attraverso i segni
· Esempi di “sintassi grafica” nei giornali e nei periodici
· Tendenze della grafica editoriale
10. Giornalisti senza penna. I linguaggi degli “altri” media.
· Analisi della comunicazione giornalistica radiotelevisiva
· Carattere e struttura dell’informazione online
11. Media e sistema dell’informazione in Italia. L’impresa giornalistica.
. La gestione delle notizie fra deontologia e affari.
. Dati ed evoluzione dell’editoria in Italia.