Programmi d'esame

 

Insegnamento a.a. 2010/2011

  • Letteratura italiana: i parchi letterari (6 crediti) (Scienze dei beni culturali e ambientali)

«Senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese». Il paesaggio politico nelle «Ultime lettere di Jacopo Ortis» di Ugo Foscolo

Obbiettivi formativi

Il corso è dedicato alla rappresentazione letteraria del paesaggio, nella duplice figura di scena ‘naturale’ e scena ‘culturale’. Si affronta la questione, in particolare, attraverso uno dei testi più importanti della letteratura italiana di primo Ottocento, con il quale è fornito uno dei modelli tipologici dominanti di descrizione e invenzione letteraria delle immagini paesaggistiche.

Contenuti del corso

Un rilievo particolare è assegnato alla campagna quale protagonista della scrittura descrittiva, quale specchio in cui si riflette la coscienza discorsiva del narratore, e quale metafora dello spazio di interiorità fallimentare di un eroe ‘politico’ rifiutato dalla società. Gli aspetti della figurazione e della descrizione del paesaggio, quali procedure narrative e stilistiche, sono identificati attraverso la lettura del romanzo epistolare di uno scrittore a cavallo tra l’ideologia riformatrice illuminista e neoclassica del Settecento e l’esperienza romantica del rifiuto della Storia nell’Ottocento.

Testi

  • Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, a cura di G. Ioli, Torino, Einaudi, 2005.

Chi non riuscisse in alcun modo a reperire l’edizione Einaudi, potrà ricorrere a quella Bur, a cura di G. Bezzola; a quella Garzanti, a cura di L. Felici; o a quella Mondadori, a cura di G. Davico Bonino. È invece vietato il ricorso ad altre edizioni.

Testi critici

  • Micaela Rinaldi (a cura di), Letteratura e paesaggio, Ferrara, Tecom Project, 2003, unità didattica cartacea, anche scaricabile on-line;
  • Matteo Palumbo, Foscolo, Bologna, il Mulino, 2010.
  • Lettura facoltativa, ma consigliata: Riccardo Stracuzzi, Ugo Foscolo e la logica del Neoclassicismo, in Letteratura italiana di Griseldaonline, a cura di G.M. Anselmi, Bologna, Gedit, 2009-2010 (on-line).

Modalità dell’esame

  • Orale

Contatti

Gli studenti potranno prendere contatto con il docente per mail, all’indirizzo riccardo.stracuzzi@unife.it.

Insegnamenti a.a. 2009/2010

Angeli, esuli, bagnanti e compagne. Figure femminili nella poesia di Eugenio Montale
Obbiettivi formativi
Il corso è dedicato alla propedeutica all’analisi del testo poetico nel Novecento italiano. Ha l’intento di fornire gli strumenti principali per la lettura, la collocazione contestuale e storica e l’interpretazione della scrittura lirica contemporanea.
Contenuti del corso
Il corso intende offrire agli studenti, attraverso le lezioni frontali, i principi metodologici per la selezione di un tema critico, nel caso specifico la messa in scena della ‘figura femminile’ nella poesia montaliana; e per la verificare e l’analisi del tema a livello testuale, attraverso la ricognizione sulle forme linguistiche, metriche e retoriche della scrittura dell’autore.
Testo
Eugenio Montale, Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Milano, Mondadori (varie ristampe: si consigliano le due nelle collane «Oscar» o «I meridiani collezione», più economiche).
Il corso verterà su alcune delle poesie contenute nell’edizione: una lista dei testi da preparare per l’esame sarà fornita ai frequentanti al termine delle lezioni, e successivamente pubblicata online in questo stesso spazio. Considerata la natura del corso, è consigliabile che gli studenti si procurino il testo – ma solo dopo le prime lezioni introduttive alla figura dell’autore, nelle quali il docente fornirà più ampie informazioni sulle edizioni consigliate – per partecipare nel miglior modo possibile al lavoro di lettura e analisi. In ogni caso, a lezione e in un apposito dossier che sarà completato al temine delle lezioni, verranno forniti ulteriori materiali testuali di Montale: pagine scelte dalle edizioni commentante a cura di T. Arvigo, P. Cataldi e F. d’Amely, D. Isella, R. Castellana, F. Ricci.
Testi critici
Alberto Casadei, Montale, Bologna, il Mulino, 2009;
Niva Lorenzini, La poesia italiana del Novecento, Bologna, il Mulino, 1999 o 2005, pp. 7-101 (nella prima edizione) o pp. 7-96 (nella seconda edizione);
Stefano Colangelo, Come si legge una poesia, Roma, Carocci, 2003.

 

I testi critici qui sopra proposti saranno oggetto di una lezione all’inizio del corso: in quella circostanza si verificherà, insieme con gli studenti, la loro portata e le ragioni del loro utilizzo. È consigliabile, dunque, procurarseli solo in séguito all’avvio delle lezioni.
Note
Il programma non prevede alcuna variante né alcun supplemento per gli studenti non frequentanti.
Gli studenti dei corsi di studio dove la disciplina conta 3 CFU non prepareranno il testo critico di A. Casadei (Montale, Bologna, il Mulino, 2009). Altre limitazioni e differenze nel programma saranno concordate con il docente durante lo svolgimento del corso.
Orario delle lezioni
Mercoledì: ore 14.15-16, via Paradiso 12 – Aula G
Giovedì: ore 12.15-14, via Paradiso 12 – Aula F
Venerdì: ore 14.15-16, via Paradiso 12 – Aula G
Inizio delle lezioni: mercoledì 17 febbraio 2010
Ricevimento
Mercoledì: ore 12.30-14, Dipartimento di Scienze storiche, via Paradiso 12
Venerdì: ore 12.30-14, Dipartimento di Scienze storiche, via Paradiso 12

Il ricevimento si terrà negli orari sopra indicati durante lo svolgimento del corso: dal 17 febbraio al 30 aprile 2010. Nei periodi precedenti e successivi, invece, si terrà su appuntamento, da prendersi inviando un mail al docente, cui gli studenti possono rivolgersi per ogni ulteriore informazione: [scrivi].

  • Letteratura italiana (5 crediti) (Operatore del turismo culturale)
Di ville e di cicale. La scena del paesaggio nella «Cognizione del dolore» di Carlo Emilio Gadda
Obbiettivi formativi
Il corso è dedicato alla rappresentazione letteraria del paesaggio, nella duplice figura di scena ‘naturale’ e scena ‘culturale’. Si affronterà la questione, in particolare, nel trapasso dalla letteratura dell’Ottocento a quella del Novecento, fornendo alcuni modelli tipologici di descrizione e invenzione scenica delle immagini paesaggistiche.
Contenuti del corso
Un rilievo particolare è assegnato alla campagna quale protagonista della scrittura descrittiva, quale specchio in cui si riflette la coscienza discorsiva del narratore contemporaneo, e quale metafora dello spazio segnato dall’azione perturbante e degradante della civiltà. Gli aspetti della figurazione e della descrizione, quali procedure narrative, saranno messi alla prova attraverso la lettura del romanzo di uno scrittore a cavallo tra prima e seconda metà del Novecento.
Testi
Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore, Milano, Garzanti, 1994 e ristampe seguenti;
Testi critici
Unità didattica cartacea: Letteratura e paesaggio, a cura di Micaela Rinaldi, Ferrara, 2003, scaricabile on-line;
Emilio Manzotti, Carlo Emilio Gadda, in E. Malato (dir. da), Storia della letteratura italiana, vol. IX, Il Novecento, Roma, Salerno, 1999, pp. 605-681: ora consultabile e scaricabile on-line all’indirizzo:
Per la migliore comprensione del romanzo su cui verte il corso, è consigliabile l’utilizzo della seguente edizione (fuori commercio):
Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore, edizione critica commentata con un’appendice di frammenti inediti a cura di Emilio Manzotti, Torino, Einaudi, 1987.
Modalità dell’esame
Orale
Contatti
Gli studenti potranno prendere contatto con il docente: per mail, a questo indirizzo [scrivi].
  • Letteratura italiana: i parchi letterari (6 crediti) (Scienze dei beni culturali e ambientali)
Di ville e di cicale. La scena del paesaggio nella «Cognizione del dolore» di Carlo Emilio Gadda
Obbiettivi formativi
Il corso è dedicato alla rappresentazione letteraria del paesaggio, nella duplice figura di scena ‘naturale’ e scena ‘culturale’. Si affronterà la questione, in particolare, nel trapasso dalla letteratura dell’Ottocento a quella del Novecento, fornendo alcuni modelli tipologici di descrizione e invenzione scenica delle immagini paesaggistiche.
Contenuti del corso
Un rilievo particolare è assegnato alla campagna quale protagonista della scrittura descrittiva, quale specchio in cui si riflette la coscienza discorsiva del narratore contemporaneo, e quale metafora dello spazio segnato dall’azione perturbante e degradante della civiltà. Gli aspetti della figurazione e della descrizione, quali procedure narrative, saranno messi alla prova attraverso la lettura del romanzo di uno scrittore a cavallo tra prima e seconda metà del Novecento.
Testi
Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore, Milano, Garzanti, 1994 e ristampe seguenti;
Testi critici
Unità didattica cartacea: Letteratura e paesaggio, a cura di M. Rinaldi, Ferrara, 2003, scaricabile on-line;
Gian Mario Anselmi, Paolo Ferratini, Letteratura italiana: secoli ed epoche, Roma, Carocci, 2001;
Emilio Manzotti, Carlo Emilio Gadda, in E. Malato (dir. da), Storia della letteratura italiana, vol. IX, Il Novecento, Roma, Salerno, 1999): ora consultabile e scaricabile on-line [leggi].
Per la migliore comprensione del romanzo su cui verte il corso, è consigliato l’utilizzo della seguente edizione (fuori commercio):
Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore, ed. critica commentata con un’appendice di frammenti inediti a cura di Emilio Manzotti, Torino, Einaudi, 1987.
Modalità dell’esame
Orale
Contatti
Gli studenti potranno prendere contatto con il docente: per mail, a questo indirizzo [scrivi].