Dal 1-11-1998 ricopre il ruolo di Professore Associato nel Settore Scientifico Disciplinare CHIM/01 presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell'Università di Ferrara dal 1998 (confermato nel 2001). Da quella data svolge attività didattica presso i Corsi di Laurea in Chimica e attività di ricerca nei laboratori di Chimica Analitica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche.
L’attività di ricerca è documentata dalla pubblicazione di 109 lavori su riviste internazionali e dalla presentazione di oltre 110 contributi a meetings scientifici.
Essa è stata principalmente dedicata nell’ambito del SSD CHIM/01 con specifico riferimento al campo delle scienze delle separazioni, in particolare allo studio della cromatografia in fase liquida e gassosa. Si sono approfonditi molteplici aspetti, quali i meccanismi che determinano il processo cromatografico e le applicazio¬ni nell'analisi di miscele complesse di rilevanza ambientale.
Lo studio è stato esteso ad un numero molto ampio di sistemi cromatografici, HPLC, TLC, HRGC, GC/MS e di classi di soluti, in particolare farmacologico ed ambientale/tossicologico.

Gli studi sono stati in particolare dedicati a composti di interesse nella ricerca spaziale, la proteomica e il monitoraggio della qualità dell’aria.
Lo studio di miscele di interesse nella ricerca spaziale è stato svolto nell’ambito di un programma di ricerca (finanziato da ASI: Agenzia Spaziale Italiana) che ha lo scopo della messa a punto di nuovi metodi di analisi ed interpretazione dei dati ottenuti da missioni spaziali, con particolare riferimento a studi di atmosfere extraterrestri (es. atmosfera di Titano, nucleo delle comete) che costituiscono un modello di "Brodo Primordiale" cioè di un ipotetico ambiente chimico-fisico di relativa semplicità (pochi componenti chimici) da cui hanno potuto iniziare processi molecolari complessi per generare molecole di tipo prebiotico, basi di partenza per generare la vita.
Altri studi sono stati dedicati alla separazione ed identificazione delle proteine che costituiscono la base della proteomica, uno dei campi di ricerca più avanzati nella moderna biochimica al fine di caratterizzare processi biochimici fondamentali, quali alcune patologie su base genetica. Per estrarre le informazioni contenute nella complessità di mappe bidimaensionali 2-D PAGE sono stati applicati approcci matematico-statistici precedentemente sviluppati dalla candidata per cromatogrammi complessi, quali la Quantitative Theory of Peak Overlapping e l’Analisi di Fourier.
Una parte rilevante dell’attività di ricerca è stata dedicata allo studio della composizione chimica del particolato atmosferico, particle matter, PM. Data la complessità della composizione chimica del PM, più che l’analisi di ogni singolo composto, risulta molto utile l’individuazione di molecole “marker”, cioè molecole caratteristiche di alcune sorgenti che indichino l’origine del PM. In particolare, si è studiata la componente organica idrosolubile del PM, costituita da composti ossigenati polari (acidi di carbossilici e idrossi carbossilici) come traccianti per valutare in contributo di sorgenti di emissione primarie e della formazione di particolato secondario (SOA) e zuccheri e composti fenolici, quali traccianti specifici di combustione di biomasse.