Ambiti di Ricerca
L'attività di ricerca si muove attorno al legame tra ricerca tecnologica e progettazione ambientale, interpretato in maniera organica, come filtro attraverso il quale sperimentare la stretta relazione tra l'intervento architettonico ed urbano sul territorio e le risorse umane, sociali, materiali, naturali che caratterizzano gli ambienti in cui si opera. Attualmente tale attività si concentra sui seguenti argomenti: - progettuazione e sostenibilità in contesti avanzati; - procedure di valorizzazione come processo di gestione virtuoso; - materiali da costruzione a ambiente, con particolare riferimento a materiali a impatto zero.
Sudtirolo - Il territorio culturale di un'eccellenza tecnologica Gruppo di ricerca: Michela Toni Abstract Il lavoro struttura in un corpus organico il vasto materiale di studio raccolto in molti anni di ricerca sull'architettura del Sudtirolo, proponendo una chiave di lettura dell'elevata qualità delle costruzioni che si rileva in Sudtirolo, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni energetiche: questa zona d'Italia rappresenta infatti un osservatorio privilegiato del settore edilizio, che può essere interpretato guardando al di là di quanto riguarda specificatamente l'aspetto tecnico per comprendere quali sono le condizioni culturali alla base del processo di innovazione. Contenuti L'obiettivo della ricerca è quello di ragionare sulle connessioni tra architettura e condizioni culturali del territorio sudtirolese, piuttosto che concentrasi principalmente sulle soluzioni costruttive adottate, tra l'altro, abbastanza documentate in internet. Il cuore del lavoro di ricerca permette di comprendere che costruzioni realizzate con alte prestazioni tecnologiche ed ambientali rappresentano le tessere di un mosaico che, osservato nell'insieme, mette in luce il disegno complesso di un territorio che esprime una profonda diversità rispetto alle altre zone dell'Italia, e in questo riconosce la chiave di lettura per interpretarne l'eccellenza. Il forte nesso tra abilità tecniche e sviluppo sociale conferma che l'architettura non è un fatto tecnico, ma culturale, come dimostrato dal lavoro integrato di amministratori, committenti pubblici e privati, progettisti, imprese di costruzione, operatori dell'edilizia. Il nuovo approccio, proposto nella ricerca, affronta il nodo cruciale della presunta neutralità della tecnologia rispetto al territorio in cui viene utilizzata, o di una sua ipotetica indifferenza, dimostrando il contrario; contribuisce inoltre ad evidenziare il rapporto molto stretto tra innovazione e architettura, e il ruolo che quest'ultima ricopre all'interno della società. In questo senso, il lavoro di ricerca contribuisce concretamente ad evidenziare che la tecnologia non è esportabile in maniera acritica e non può avere successo al di fuori di un processo di interrelazione tra le componenti che costituiscono il territorio materiale e intellettuale in cui è applicata. Conferma inoltre che la qualità intrinseca dell'architettura è contribuire a un progetto più ampio che riguarda la città e il territorio a cui appartiene. In sostanza, la ricerca mette in evidenza che il Sudtirolo eccelle dal punto di vista tecnico, perché esprime una forte differenza culturale, che è sancita dall'Autonomia che ha conquistata dopo anni di molte sofferenze. Per questo, una zona di confine, apparentemente marginale rispetto alle decisioni politiche ed economiche nazionali, oggi ha un ruolo fondamentale per ragionare su modelli diversi di gestione del territorio, e della 'cosa pubblica' più in generale: stimola, infatti, riflessioni su possibili indirizzi da seguire altrove, fondamentali in una fase storica come quella in cui ci troviamo, dove molte frontiere fisiche ed ideologiche non esistono più ed altre devono essere superate per costruire ricchezze e legami a cui guardare oltre la crisi.
Risultati La ricerca propone una interpretazione del processo culturale che sta alla base della particolare attenzione all'ambiente che si riscontra in numerosi interventi edilizi ed urbani del Sudtirolo, utile per elaborare strategie in grado di sviluppare innovazione in altri contesti del Paese.
La ricerca confluisce parzialmente nel volume sotto indicato, che rappresenta una storia dell'ambiente umano, sociale, culturale del Sudtirolo contemporaneo, espressa attraverso la sua architettura.
Per suscitare un dibattito, un grande sforzo è stato dedicato ad arricchire il libro di un doppio testo, in lingua italiana e in lingua tedesca, per fare conoscere il lavoro anche al di fuori dall'Italia.
Anche l'apparato iconografico deriva da un lavoro che si è sviluppato nel corso di diversi anni ed è costituito da scatti dell'autrice, che illustrano le qualità architettoniche, costruttive e di inserimento nel contesto ambientale di circa sessanta progetti realizzati nel territorio alpino.
La ricerca si è sviluppata nel corso di diversi anni, a partire dal 2006. Negli anni, Michela Toni ha molto viaggiato nella Provincia Autonoma di Bolzano ed ha organizzato numerosi viaggi di studio per gli studenti.
Nell'AA 2012/2013 ha dedicato un anno sabbatico per completare la ricerca. Ha ottenuto un finanziamento come contributo per la stampa da parte di IPES (Istituto per l'edilizia sociale della Provincia Autonoma di Bolzano).
Pubblicazione della ricerca -Toni, M. (2013, 2014 seconda edizione), Sudtirolo Architettura – Le differenze di un territorio attraverso costruzioni realizzate nel rispetto della normativa CasaClima / Südtirol Architektur – Die Eigenheiten eines Gebietes am Beispiel von Gebäuden mit KlimaHaus Standard, Edicom, Monfalcone, ISBN 978-88-96386-34-7, pp. 336.
-Toni, M. (2014), “Il territorio culturale di un'eccellenza tecnologica – Una ricerca sul campo in Sudtirolo / The Cultural Territory of a Technological Excellence - A Field Research in South Tyrol”, pp. 108-120, in: TECHNE, 08 2014, ISSN 2239-0243.
Progetto Certificatore energetico in edilizia Gruppo di ricerca: Michela Toni Abstract Il Progetto Certificatore energetico in edilizia (responsabile Michela Toni) rappresenta la prima esperienza all'interno dell'Università di Ferrara che promuove la qualificazione dei propri laureati, ottenendo l'accreditamento presso la Regione Emilia Romagna del lavoro svolto all'interno dell'Università senza l'obbligo di frequentare corsi post-universitari e senza comportare spese. Si tratta di una ricerca di processo che dimostra che anche operando all'interno dell'attualerama nornativo è possibile attestare professionalmente l'attività didattica svolta in specifici ambiti disciplinari. Contenuti Il Progetto Certificatore energetico in edilizia permette di valorizzare come titolo professionale l'esperienza fatta dagli studenti all'interno del Laboratorio di Sintesi Finale di Progettazione Ambientale, attivato presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara. Il Progetto è approvato dalla Provincia di Ferrara (Servizio Politiche del Lavoro e Formazione Professionale) per conto della Regione Emilia Romagna con Atto 76645 del 17/09/2010. Il soggetto titolare dell'iniziativa è l'Università di Ferrara. Il progettista è Michela Toni. Si tratta della prima esperienza innovativa del settore effettuata all'interno dell'Università di Ferrara, che con il Progetto ha promosso la qualificazione post-laurea dei propri laureati, offrendo la possibilità di acquisire nel corso degli studi crediti utili per diventare Certificatore energetico in edilizia, una professionalità particolarmente interessante all'interno del mondo del lavoro degli ultimi anni. Specificatamente, il Progetto Certificatore energetico in edilizia ha consentito a 90 laureati dell'Università di Ferrara, che nel corso degli studi (a partire dall'AA 2006/2007) hanno scelto di seguire, tra i Laboratori di Sintesi Finale attivati all'ultimo anno del Dipartimento di Architettura, il Laboratorio di Sintesi Finale di Progettazione Ambientale (docenti: Michela Toni, responsabile, per 12 anni titolare della materia caratterizzante Progettazione Ambientale, Domenico Capuani, per 12 anni titolare del modulo Progetto di strutture, Guido Iacono, per 8 anni titolare del modulo Ingegneria del territorio, Luigi Dal Cin, per 1 anno titolare del modulo Ingegneria del territorio, Michele Bottarelli, per 3 anni titolare del modulo Energetica) di acquisire 60 ore di crediti previsti dalla normativa della Regione Emilia Romagna per ottenere l'Attestato di frequenza con verifica dell'apprendimento delle competenze acquisite al fine dell'Accreditamento quale Certificatore, sottoponendosi direttamente alle prove d'esame previste per legge senza doversi iscrivere a un altro corso e senza spendere nulla. Nel 2011, nell'ambito del progetto approvato nell'anno precedente, si svolgono tre edizioni, costituite da due prove d'esame di 6 ore ciascuna (Project Work 1, ottimizzazione energetica di edificio esistente, e Project Work 2, progettazione di nuova costruzione con alte prestazioni del sistema edificio-impianti, secondo la normativa sull'efficienza energetica) e una prova orale, come previsto dalla legge. Le tre edizioni seguono la calendarizzazione che segue. Prima Edizione: 18 e 19 febbraio 2011. Seconda Edizione: 15 e 18 aprile 2011. Terza Edizione: 7 e 8 luglio 2011. Risultati Il risultato immediato ottenuto consiste nel fatto che una trentina di laureati dell'Università di Ferrara, che hanno partecipato al Progetto superando l'esame, hanno ottenuto l'Attestato di frequenza con verifica dell'apprendimento delle competenze acquisite al fine dell'Accreditamento quale Certificatore energetico in edilizia: tale risultato dimostra che anche l'attuale normativa permette di valorizzare le risorse interne all'Università ai fini di fornire agli studenti strumenti validi professionalmente.
Nel medio termine, la sperimentazione svolta nell'ambito della ricerca punta ad ottenere la modifica della normativa regionale, affinché anche l'esame finale possa essere svolto all'interno di normali corsi universitari, risparmiando il tempo e le risorse finanziarie che sono stati necessari per effettuare il Progetto.
Il risultato più generale, da conseguire nel tempo con lo sviluppo di ricerche simili, è la valorizzazione dell'attività di ricerca e didattica svolta all'interno delle Università con l'accreditamento di competenze riguardanti anche ambiti professionali diversi.
Le spese per sostenere le prove d'esame previste dal Progetto sono state supportate da finanziamento privato.
Materiali naturali nella costruzione e nella riqualificazione ambientale gruppo di ricerca: Michela Toni, Dipartimento di Architettura, Università di Ferrara; Guido Iacono, responsabile Ufficio Aree Protette Provincia di Pisa
Abstract La ricerca si occupa del rapporto tra le risorse e gli ambiti territoriali da cui sono tratte, mettendo in luce il nesso profondo tra la disponibilità delle risorse naturali e la salvaguardia dei contesti ambientali in cui si sviluppano. Tratta dei processi storici che hanno portato a ricavare materiali da costruzione da determinate risorse del territorio. Sonda le attuali potenzialità di utilizzo di materiali poveri, come vegetali o pietre e carta riciclate, nelle costruzioni e in infrastrutture per ambienti naturali ed urbani.
Contenuti In continuità con l'attività di studio e di cantiere svolta negli anni precedenti nell'ambito delle tecniche di ingegneria naturalistica per il consolidamento in siti naturali, l’attività di ricerca prende avvio dallo studio di tecnologie che si basano sull'impiego di materiali naturali, che possano essere impiegate nella costruzione e nella riqualificazione in contesti diversi, sia alla scala edilizia che territoriale. L'obiettivo del lavoro di ricerca è comprendere come materiali naturali, ricavati da risorse disponibili localmente - vegetali, pietre riciclate, legno, terra ed anche carta -, possano essere utilizzati nelle costruzioni e in determinate infrastrutture, sia recuperando tecniche costruttive consolidate nella storia, sia sviluppando modelli di funzionamento di concezione innovativa. La ricerca parte dallo studio delle tecniche del passato, avvalendosi anche di documenti antichi conservati in archivi storici. Raccoglie dati tecnici delle attuali produzioni, presso aziende ed operatori attivi nel settore. Documenta applicazioni contemporanee in costruzioni e infrastrutture in cui sono impiegati materiali e/o processi che fanno uso di soluzioni naturali. Il lavoro dimostra come alcuni materiali naturali possiedano caratteristiche che risultano interessanti ai fini della qualità del microclima (isolamento termico, permeabilità, salubrità ecc.) per la realizzazione di costruzioni e piccole infrastrutture a basso impatto (reversibilità, riciclabilità, biodegradabilità ecc.), offrendo talvolta la possibilità di installare cantieri compatibili con le esigenze di protezione ambientale di siti naturali o di contesti urbani consolidati. L'attività di ricerca si è affiancata ad attività di sperimentazione sul campo con l'impiego di materiali naturali, svolte con gli studenti di Laboratori di cui Michela Toni è stata titolare in diversi anni accademici (altri docenti sono Guido Iacono, responsabile Ufficio Aree Protette Provincia di Pisa; Luigi Dal Cin, Settore Ambiente ed Agricoltura Provincia di Ferrara; Domenico Capuani, ricercatore Università di Ferrara), in siti di rilevante interesse naturalistico, in cui si sviluppano attività di fondamentale importanza per l'economia del territorio in esame - il Parco Regionale delle Alpi Apuane, il Parco Regionale del Delta del Po -, individuando numerose potenzialità di impiego dei materiali naturali. L'articolato lavoro di ricerca mette in luce che la possibilità di utilizzare vegetali, pietre riciclate, legno, terra richiede strategie di impiego che si basano sulla conoscenza e la valorizzazione delle qualità dei diversi contesti ambientali in cui si trovano le risorse da cui tali materiali naturali sono ricavati, riuscendo non solo a determinare il minimo impatto sull'ambiente, ma permettendo, in taluni casi, di favorire lo sviluppo delle risorse stesse. La ricerca, nella sua organicità, evidenzia inoltre il nesso molto stretto esistente tra il mantenimento e la valorizzazione delle risorse naturali di sui si tratta e la possibilità di consolidare e fare crescere attività di lavoro, ove si sviluppino modalità di intervento rispettose delle complesse dinamiche dei diversi territori.
Risultati Risultati della ricerca sono contenuti nelle pubblicazioni di seguito indicate. Altri risultati confluiranno negli elaborati in preparazione per una mostra specifica sull'argomento. La ricerca è parzialmente finanziata mediante FAR.
Pubblicazione della ricerca -Toni, M. (2014), “Isolare con la carta – Alte prestazioni dalla natura”, pp. 152-171, in: Acocella, A. (a cura di), Paper Design, Altralinea, Firenze 2014, ISBN 978-88-98743-28-5. -Toni, M. (2012), Un materiale e il suo ambiente – Utilizzo della canna palustre nelle costruzioni, Alinea, Firenze, ISBN 978-88-6055-698-1, pp.128. -Toni, M. (2012), Goro lavoro natura Gorino – Salvaguardare l'ambiente, consolidare le opportunità di lavoro, All'Insegna del Giglio, Borgo San Lorenzo (con CD), ISBN 978-88-7814-552-8, pp. 48+100. -Toni, M. (2012), Un ambiente di marmo, All'Insegna del Giglio, Borgo San Lorenzo, ISBN 978-88-7814- 548-1, pp. 120. -Toni, M. (2012), Foce di Pianza – Ipotesi per un laboratorio di progettazione ambientale, All'Insegna del Giglio, Borgo San Lorenzo, (con CD), ISBN 978-88-7814-553-5, pp 48+160.
-relazione in attesa di pubblicazione degli Atti del Simposio -Toni, M. (2014), “Building with Local, Natural Materials”, relazione presentata nella Sezione Environment and Infrastructure del International Symposium Routes towards sustainability, Routing Sustainable Development towards a culture of Wellbeing, Università di Ferrara, Ferrara, 1 ottobre 2014. |
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Michela Toni, Dipartimento di Architettura, Università di Ferrara; Guido Iacono, responsabile Ufficio Aree Protette Provincia di Pisa |