TITOLI DI STUDIO E POSIZIONI RICOPERTE PRESSO L'UNIVERSITA’
1992: Laurea in Scienze Biologiche, Università degli Studi di Ferrara (110/110 e lode)
1997: Dottorato di Ricerca in Ecologia, IX Ciclo, Università degli Studi di Parma
1997-1998: borsa di post-dottorato dell'Università di Parma, nell’ambito del Progetto Nitrogen Cycling in Estuaries (NICE, MAS3-CT96-0048).
1999-2008: collaboratore tecnico, categoria D7, presso il Dipartimento di Biologia ed Evoluzione, Università degli Studi di Ferrara.
2008-2014: ricercatore universitario BIO/07 Ecologia presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Ferrara
2014 a oggi: professore associato BIO/07 Ecologia presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Ferrara.
2018: conseguimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale per il settore 05/C1 (ECOLOGIA) per la funzione di professore universitario di I fascia.
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
Nella formazione scientifica di Giuseppe Castaldelli (GC) sono state fondamentali le esperienze maturate durante il dottorato e il post dottorato, in vari laboratori degli Stati Uniti e dell’Europa. In particolare, nel biennio post-dottorato, fondamentale è stata la partecipazione ad un progetto europeo (NICE, 1996-1999), condotto dalla scuola danese di ecologia microbica dell’Università di Aarhus, con maestri come Niels Peter Revsbech e Lars Peter Nielsen.
Successivamente a questo periodo di formazione, GC ha iniziato a sviluppare il proprio percorso scientifico su due argomenti principali, l’inquinamento da azoto e l’eutrofizzazione, con particolare riferimento alle cause e alle strategie di mitigazione, e l’ecologia delle comunità ittiche. Data la complessità di entrambi i temi, GC ha sempre dedicato grande attenzione alla creazione di gruppi di ricerca in grado di esprimere un approccio multidisciplinare.
Lo studio più continuativo è stato quello dell’inquinamento da azoto e dell’eutrofizzazione, declinato a vari livelli, che vanno dalle dinamiche e conseguenze del processo negli ambienti lagunari, all’analisi di dettaglio dei principali processi batterici che lo regolano. Successivamente, in una sorta di ricerca a ritroso nel percorso di individuazione delle più importanti sorgenti di inquinamento azotato, GC ha studiato la generazione dei carichi a livello di bacino imbrifero, incentrando l’attenzione sullo studio dei principali fattori di vulnerabilità e dei principali meccanismi di mitigazione.
I rapporti via via sviluppati costituiscono una solida rete di ricerca con istituzioni internazionali e nazionali.
Più recente è lo studio dell’ecologia delle comunità ittiche con particolare riferimento agli effetti dell’introduzione di specie aliene invasive e dell’eutrofizzazione. Sebbene apparentemente distanti, nelle acque dolci di pianura, i due temi sono strettamente collegati. A livello mondiale, l’introduzione di specie aliene è infatti la seconda più importante causa di perdita di biodiversità e l’eutrofizzazione ne è la terza. Ciò che collega ancora più strettamente questi due temi è la loro collocazione spaziale, in quanto gli ecosistemi dove è maggiore l’invasione da parte di specie ittiche esotiche sono allo stesso tempo i maggiori hot spot dell’eutrofizzazione. In questo contesto, dove le specie ittiche native sono esposte ad un altissimo rischio di scomparsa, una ricerca molto promettente riguarda gli innumerevoli collegamenti, spesso causali e potenzialmente sinergici, tra l’introduzione di specie ittiche aliene ed eutrofizzazione, in uno scenario di cambiamento climatico globale. Le domande sino ad ora affrontate, ad una scala spaziale crescente che ha interessato il singolo bacino fluviale, l’intera Emilia-Romagna, il Distretto Padano-Vento e l’intero territorio italiano, sono: l’individuazione delle dinamiche di espansione delle specie esotiche e di esclusione di quelle native, l’individuazione in tali dinamiche dell’importanza relativa delle specie ittiche invasive e di altre specie invasive, e l’importanza dei parametri ambientali e dell’eutrofizzazione nel determinare i pattern di distribuzione delle specie ittiche, sia esotiche che native. E’ stato inoltre studiato il ruolo delle specie esotiche invasive sulla diversità tassonomica e sulla diversità funzionale della comunità ittica. Per finalità più applicative, nello stesso contesto, sono stati inoltre sviluppati un indice di qualità funzionale della comunità ittica, utile per il monitoraggio dell’elemento di qualità biologica “fauna ittica”, ai sensi della Direttiva quadro sulle acque e del D.Leg.152/06, e un metodo parametrico per la definizione delle priorità di intervento per il recupero delle popolazioni ittiche native. Il gruppo di lavoro sull’ecologia della fauna ittica si avvale della collaborazione di numerose istituzioni ed enti di ricerca internazionali.
Una espansione dello studio degli effetti dell’inquinamento sulla fauna ittica e quello sull’interferenza endocrina e perdita di fitness riproduttiva da parte di popolazioni ittiche native. In particolare, sono stati studiati gli effetti su organi, tessuti e geni dei composti perfluorurati, ed in specifico dell’acido perfluoroottanoico (PFOA) su specie ittiche protette e/o soggette a pesca. Dal 2010 GC ha partecipato a numerose ricerche sui parassiti delle specie ittiche protette e di specie di interesse per la pesca.
PRODOTTI DELLA RICERCA
L’attività di ricerca svolta in questi anni da GC ha portato alla pubblicazione di 131 prodotti censiti ISI (WoS e/o Scopus), dei quali 121 sono articoli in extenso su riviste internazionali.
ATTIVITA' EDITORIALE E DI REVISORE
GC è academic editor delle riviste Sustainability e Water (MDPI) e revisore per 20.
COORDINAMENTO E PARTECIPAZIONE A PROGETTI DI RICERCA
Negli ultimi 12 anni, GC è stato coordinatore scientifico di progetto e/o di unità, in 34 progetti, di cui 7 (2 Interreg Europe, 1 Life e 4 progetti regionali) tuttora in corso.
Dal 1997-2009, GC ha preso parte, in qualità di componente di unità di ricerca, a 17 progetti pluriennali, di interesse internazionale, nazionale e regionale.
ISCRIZIONE A SOCIETA' SCIENTIFICHE
1997 ad oggi - Società Italiana di Ecologia (S.It.E.)
2008 ad oggi – World Sturgeon Conservation Society (WSCS)
2012 ad oggi - Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.) di cui GC è stato membro del Consiglio direttivo, nel biennio 2013-2014
INCARICHI DI INSEGNAMENTO
GC ha svolto ininterrottamente didattica universitaria dall A.A. 2001-2002 ad oggi è stato titolare di 10 insegnamenti per un totale di 234 CFU.
PARTECIPAZIONE A COLLEGI DI DOTTORATO E MASTER
2013 a oggi - membro del Consiglio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Biologia Evoluzionistica ed Ecologia delle Università degli Studi di Ferrara, Parma e Firenze.
2012-13 - membro del Consiglio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Biologia Evoluzionistica e Ambientale della Università degli Studi di Ferrara.
2009-12 - membro del Comitato Direttivo del Master Internazionale Ecopolis, master internazionale di secondo livello in politiche ambientali e territoriali per la sostenibilità e lo sviluppo locale.
INCARICHI ISTITUZIONALI
2015 a oggi Referente scientifico del Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna per incarico extraistituzionale ai sensi dell’art.4 lettera i) del regolamento dell’Ateneo ferrarese.
2012 a oggi Membro della Commissione Ittica Regionale dell’Emilia Romagna [Allegati 6 e 7].
2016 a oggi Membro del Consiglio Direttivo del FLAG (Fisheries Local Action Group) dell’Emilia-Romagna.
2009 a oggi Coordinatore della Unità di Ricerca 6 "Gestione sostenibile e valorizzazione degli ecosistemi agrari ed acquatici del Laboratorio Terra&AcquaTech del Tecnopolo dell’Università di Ferrara, laboratorio di ricerca industriale della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna (POR FESR 2007-2013 e 2014-2020).
2013-2018 Vice Coordinatore del Laboratorio Terra&AcquaTech del Tecnopolo dell’Università di Ferrara. laboratorio di ricerca industriale della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna (POR FESR 2007-2013 e 2014-2020).
2003- 2016 Membro della Commissione Ittica Provinciale di Ferrara.