Nel 1982, mentre frequentava la Clinica Neurologica come Specializzando, ha iniziato a collaborare all’attività di ricerca presso l’Istituto di Fisiologia Umana di Ferrara. Da allora, ha partecipato alle ricerche che avevano come obiettivo lo studio elettrofisiologico delle connessioni interemisferiche che, attraverso il corpo calloso, connettono le aree motorie dei due emisferi.
Nel 1990, come ricercatore presso l’Istituto di Fisiologia Umana di Ferrara, ha continuato la ricerca sui meccanismi interemisferici della coordinazione motoria, studiando il ruolo delle connessioni callosali nella integrazione dell’attività motoria bilaterale, avendo come modello sperimentale l’ammiccamento condizionato nel Gatto.
Nel periodo 1995-96 ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto di Fisiologia dell’Università di Parma partecipando all’attività sperimentale che aveva come obiettivo lo studio elettrifisiologico dell’area premotoria dorsale (F2) nel Primate.
Dal 1996 svolge una sua autonoma attività di ricerca rivolta allo studio della plasticità dei sistemi motori.
Le due principali linee di ricerca riguardano:
1- Le modificazioni plastiche delle strutture motorie nel Sistema Nervoso Centrale indotte dalla reinnervazione di un nervo motorio. A tal fine è stato studiato come modello sperimentale la reinnervazione del nervo facciale indotta nel Ratto adulto e neonato;
2- Il ruolo delle afferente sensoriali alla corteccia motrice nell’integrazione sensomotoria dei movimenti della vibrissa nel Ratto.
Comune ad entrambe le linee di ricerca è l’interesse nei meccanismi responsabili della stabilità e delle modificazioni plastiche delle mappe motorie nel mammifero, sia durante la vita adulta sia durante lo sviluppo.