Curriculum

 

 
 
 
 
Erika Rimondi

 

Curriculum scientifico-professionale
 
(Attività didattica e scientifica)
 
 
 


DATI PERSONALI:

 

 
 
 
NOME e COGNOME                                 Erika Rimondi
 
CITTADINANZA                                       Italiana
 
LUOGO e DATA di NASCITA                 Ferrara, 16/01/1975
 
TITOLO di STUDIO                                   Laurea in Scienze Biologiche
 
Sede di lavoro                                              Dipartimento di Morfologia ed Embriologia
                                                                     Sezione di Anatomia Umana
Università degli Studi di Ferrara 
Via Fossato di Mortara 66, 44100 Ferrara
                                                                      Tel: 0532/455573
                                                                      Fax: 0532/207351
 
 
 
 
 
 
 
FORMAZIONE SCIENTIFICA:
 
·      Diploma di maturità scientifica conseguita presso il liceo scientifico “A. Roiti” di Ferrara con la valutazione di 49/60.
 
·      Laurea in Scienze Biologiche (Indirizzo Biomolecolare e Biotecnologico Molecolare) conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara il 20/03/2002 con il punteggio di 110/110 e lode. Tesi sperimentale svolta presso il Dipartimento di Morfologia ed Embriologia -Sezione di Anatomia Umana- dell’Università degli Studi di Ferrara. Titolo della tesi: “Inibizione dell’espressione del fattore di trascrizione CREB in cellule neuronali da parte della proteina Tat del virus HIV-1”.
 
·      Abilitazione alla professione di biologo conseguita nella seconda sessione dell’anno 2002 presso l’Università degli Studi di Ferrara.
 
·      Aprile 2002-Dicembre 2002, titolare di Assegno di Collaborazione Scientifico-formativo, nell’ambito della ricerca dal titolo “Studio delle vie di trasduzione del segnale modulate da TRAIL in cellule leucemiche”, presso il laboratorio di Biologia Cellulare del Dipartimento di Morfologia ed Embriologia, Sezione di Anatomia Umana, dell’Università di Ferrara.
 
·      Gennaio 2003-Dicembre 2005, titolare di assegno di Dottorato di Ricerca in Scienze Biomediche, Endocrinologiche e Neurofisiologiche presso il laboratorio di Biologia Cellulare del Dipartimento di Morfologia ed Embriologia, Sezione di Anatomia Umana, dell’Università di Ferrara.
 
·      Settembre 2003-Dicembre 2003, periodo di attività all’estero svolto presso il Department of Biomedical Sciences della Cornell University (Ithaca, NY).
 
·      24 Febbraio 2006, consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Biomediche, Endocrinologiche e Neurofisiologiche discutendo una tesi dal titolo “Effetti del TNF-Related Apoptosis-Inducing Ligand (TRAIL) sul differenziamento osteoclastico”.
 
·      Nell’anno 2006 è divenuta titolare di un progetto di ricerca nell’ambito del “Progetto Giovani Ricercatori” dell’Università di Ferrara, per l’anno 2006-2007.
 
·      Attualmente è titolare di Assegno di Ricerca nell’ambito della ricerca dal titolo: “Analisi delle citochine della famiglia del TNF nell’infiammazione” presso il laboratorio di Biologia Cellulare del Dipartimento di Morfologia ed Embriologia, Sezione di Anatomia Umana, dell’Università di Ferrara.
 
·      Per l’Anno Accademico 2007-2008 conferimento incarico di professore a contratto dell’insegnamento di Anatomia Umana –Modulo dell’insegnamento di Anatomia Umana II- per il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
 
·      Per l’Anno Accademico 2008-2009 conferimento incarico di professore a contratto dell’insegnamento di Anatomia Umana –Modulo dell’insegnamento di Anatomia Umana II- per il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia
 
 
 
 
 
ATTIVITA’ DIDATTICA
 
Dal 2004 a tutt’oggi, ha collaborato alle attività didattiche della sezione di Anatomia Umana del Dipartimento di Morfologia ed Embriologia dell'Università di Ferrara.
Durante tale periodo l’attività didattica si è così articolata:
 
-          Esercitazioni pratiche di Anatomia microscopica per gli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia precedute da lezioni teoriche;
-          Esercitazioni pratiche di Anatomia microscopica per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Biologiche precedute da lezioni teoriche.
 
 
 
L’impostazione dell’insegnamento ha seguito alcuni criteri generali:
-          fornire una adeguata consapevolezza dei collegamenti fra struttura e funzione, mettendo in luce le opportune correlazioni fra i diversi livelli di organizzazione del corpo umano, da quello macroscopico a quello microscopico ed ultrastrutturale;
-          stimolare il diretto coinvolgimento dello studente, dando spazio ad attività tutoriali.
ATTIVITA’ SCIENTIFICA
 
L’attività scientifica è documentata da 10 pubblicazioni in extenso su riviste internazionali con collegio di Referees, riportate di seguito (impact factor totale dal Science Citation Index 2006 = 53.793).
La preparazione scientifica é iniziata nel periodo di internato pre-laurea, (dal 1999 al 2002), presso il Dipartimento di Morfologia ed Embriologia -Sezione di Anatomia Umana- dell'Università degli Studi di Ferrara, sotto la supervisione del Prof. Silvano Capitani. Il periodo di formazione scientifica é proseguito poi in qualità di Dottoranda, con la titolarità di assegno di Dottorato di Ricerca in Scienze Biomediche, Endocrinologiche e Neurofisiologiche nel medesimo Dipartimento. Parte del periodo di dottorato (15 Settembre-9 Dicembre 2003) è stato svolto all’estero presso il Department of Biomedical Sciences della Cornell University (Ithaca, NY), sotto la supervisione del Prof. Andrea Quaroni.
Attualmente l’attività di ricerca viene svolta, in qualità di Assegnista di Ricerca, presso il medesimo laboratorio (laboratorio di Biologia Cellulare del Dipartimento di Morfologia ed Embriologia, Sezione di Anatomia Umana, dell’Università di Ferrara) in collaborazione con diverse istituzioni scientifiche sia nazionali sia internazionali.
 
         
E’ collaboratrice di progetti di ricerca finanziati da:
-          Finaziamenti locali MURST, Universita’ di Ferrara (ex 60%)
-          Cofinanziamenti nazionali MURST (ex 40%)
-          Finanziamenti dell’Istituto Superiore di Sanità
-          Finanziamento A.I.R.C.
-          Finanziamento FIRB
 
 
Argomenti di ricerca
 
Gli studi perseguiti durante l’attività di ricerca svolta hanno riguardato l’analisi dei meccanismi molecolari che regolano il differenziamento e la funzionalità in modelli cellulari di diversa origine (cellule neuronali, cellule muscolari lisce/vascolari, cellule della linea monocito/macrofagica, cellule intestinali). Tali studi sono stati eseguiti abbinando tecniche di microscopia ottica, citometria a flusso, immuno-istochimica, immuno-chimica, tecniche di analisi proteica, biologia cellulare, biologia molecolare, con saggi funzionali in vitro.
Le ricerche fino ad ora condotte possono essere suddivise in due filoni maggiori, e precisamente:
-          Effetti di TRAIL sulla sopravvivenza, apoptosi e differenziamento cellulare: analisi dei pathways intracellulari.
-          Studio del differenziamento osteoclastico: valutazione di aspetti morfologici e molecolari.
 
Nota: I riferimenti bibliografici si riferiscono ai lavori scientifici in extenso, il cui elenco è riportato di seguito.
 
Effetti di TRAIL sulla sopravvivenza, apoptosi e differenziamento cellulare: analisi dei pathways intracellulari.
L’attività di ricerca, relativamente all’azione di TRAIL, è stata basata sull’analisi di due aspetti differenti:
1)      analisi dei meccanismi di induzione di apoptosi mediata da TRAIL in modelli neuronali.
2)      analisi del ruolo di TRAIL nei processi di proliferazione, differenziamento e maturazione in cellule normali.
Relativamente al primo punto, data la presenza di recettori di TRAIL (TRAIL-R) anche sulla membrana di cellule neuronali, è stata indagata la capacità di TRAIL di attivare/modulare vie di segnale coinvolte nel controllo della sopravvivenza/apoptosi in modelli neuronali. Sono state utilizzate linee derivanti da neuroblastoma, che presentano un pattern di espressione dei recettori di TRAIL del tutto simile a quello dei neuroni corticali umani (1, 2). In particolare è stato dimostrato che TRAIL attiva, in successione, sia vie del segnale anti-apoptotiche (Akt, ERK e NF-kB) che pro-apoptotiche (caspasi). Il significato funzionale di questa successione di eventi sembra essere quello di indurre morte cellulare solo in presenza di stimoli apoptotici che superino una determinata intensità ed evitare induzione di apoptosi da parte di stimoli sotto-soglia (1). Nell’ambito dello stesso filone sperimentale, è stata caratterizzata una nuova via di segnale pro-apoptotica in cellule neuronali. Partendo dall’osservazione che molte delle linee cellulari derivanti da neuroblastomi non esprimono le caspasi apicali (caspasi-8 e caspasi-10) è stato possibile dimostrare che TRAIL è comunque in grado di indurre un moderato, ma significativo, incremento di apoptosi in una linea di neuroblastoma, che effettivamente non esprime le caspasi apicali 8/10. Tale induzione di apoptosi ha luogo attraverso una via pro-apoptotica alternativa, che prevede l’attivazione sequenziale delle caspasi-9 e -7 (2).
Gli studi sono poi proseguiti valutando gli effetti di TRAIL in cellule normali, utilizzando diversi modelli: cellule vascolari muscolari lisce (3), cellule della linea monocito/macrofagica derivati da sangue di donatore (4) e cellule intestinali (5).
L’espressione in superficie dei TRAIL-R è stata riscontrata anche in cellule vascolari muscolari lisce. Impiegando cellule muscolari lisce di ratto, è stata documentata la capacità di TRAIL di promuoverne la sopravvivenza, la migrazione e la proliferazione. Inoltre TRAIL mostra anche un ruolo protettivo sull’apoptosi indotta da citochine infiammatorie, quali TNF-a, interleuchina-1b, e interferone-g   in tali colture (3).
TRAIL e i suoi recettori sembrano implicati, inoltre, nei processi di infiammazione dell’intestino, anche se il ruolo di TRAIL nella biologia della mucosa intestinale non è ancora ben noto. A tal proposito, gli effetti di TRAIL sono stati valutati utilizzando una linea cellulare intestinale immortalizzata (cellule tsFHI), usata come modello per il differenziamento enterocitario. I risultati ottenuti hanno dimostrato come un aumento dell’espressione superficiale di TRAIL avvenisse contemporaneamente al differenziamento cellulare. Inoltre l’esposizione a TRAIL ricombinante accresceva ed anticipava i livelli di espressione di p27 e p21, proteine legate ai processi di differenziamento, così come il livello di DPPIV, marker specifico del differenziamento intestinale. Questi studi suggeriscono pertanto che TRAIL possa svolgere un ruolo trofico durante i processi di proliferazione e maturazione degli enterociti (5).
Infine, tra i processi di differenziamento cellulare che risultano influenzati da TRAIL è stata valutata anche l’osteoclastogenesi in vitro: infatti è stato possibile dimostrare che il processo di osteoclastogenesi, a partire da cellule mononucleate di sangue periferico, indotto da RANK-L ed M-CSF aggiunti contemporaneamente, veniva bloccata da TRAIL, probabilmente mediante inibizione del pathway p38/MAPK (4).
 
Studio del differenziamento osteoclastico: valutazione di aspetti morfologici e molecolari.
Il secondo filone di ricerca è strettamente correlato ai risultati precedentemente ottenuti trattando i precursori osteoclastici con TRAIL. Come descritto, TRAIL era infatti capace di inibire il processo di osteoclastogenesi (4), ostacolando in vitro la formazione di cellule con le caratteristiche morfo-funzionali specifiche degli osteocalsti: cellule TRAP positive, polinucleate e in grado di riassorbire la matrice ossea. Alla luce di queste osservazioni, è stato pertanto approfondito, sia mediante analisi in vitro che in vivo, lo studio dei meccanismi mediante cui TRAIL era in grado di interferire negativamente con la maturazione degli osteoclasti.
In primo luogo sono stati perciò analizzati gli eventi genici alla base del processo di differenziamento osteoclastico. In particolare, utilizzando la tecnica del c-DNA microarray, è stato valutato il profilo di espressione genica di PBMC (Peripheral Blood Mononuclear Cell), derivati da sangue periferico di donatore, e trattati con un cocktail di citochine specifiche per indurne il differenziamento (M-CSF e RANK-L). Mediante tale tecnica è stata osservata la modulazione di diversi geni tra cui chemochine, geni codificanti per proteine pro-apoptotiche e geni relati al ciclo cellulare (7). I risultati di questa prima valutazione risultano inoltre di particolare interesse poiché pochi dati sono disponibili riguardo l’espressione del profilo genico degli osteoclasti umani. Gli studi riguardanti il processo di osteoclastogenesi sono poi proseguiti valutando gli effetti di TRAIL in vivo, utilizzando come modello topi C57black in fase di accrescimento. In particolare, mediante analisi della densità delle trabecole ossee del segmento tibia/femore, valutata tramite ricostruzione tridimensionale con microCT scanner, è stata dimostrata la capacità di TRAIL di indurre un significativo aumento del volume osseo e dello spessore trabecolare stesso (8). I dati in vivo confermano perciò i risultati ottenuti dalle precedenti analisi in vitro (4), e cioè che TRAIL è in grado di inibire la degradazione ossea ostacolando la maturazione degli osteoclasti. Inoltre, è stata valutata, attraverso saggi in vitro, la capacità di TRAIL di modulare proteine strettamente correlate al differenziamento osteoclastico. In particolare è stata dimostrata la capacità di TRAIL di influenzare i livelli intracellulari di p27, proteina implicata nei processi di differenziamento degli osteoclasti, provocandone la degradazione per via fosforilativa. I dati finora ottenuti supportano perciò l’ipotesi che TRAIL possa essere coinvolto nei processi di differenziamento degli osteoclasti, in particolar modo inibendone la maturazione (4,8).
Poiché numerose sono le neoplasie che provocano la formazione di metastasi ossee, quali il cancro alla prostata, il mieloma multiplo e il tumore al seno, i nostri studi sono poi proseguiti valutando gli effetti di Nutlin-3, utilizzato come agente terapeutico in tumori p53 wild-type, sulla sopravvivenza, la proliferazione ed il differenziamento dei precursori pre-osteoclastici (9). L’aggiunta di Nutlin-3 al terreno di coltura in una fase precoce del differenziamento, si associava a diversi eventi: i) un rapido e forte aumento di p53 e dei suoi bersagli trascrizionali, seguito ii) dal blocco della progressione del ciclo cellulare indotta da RANKL, molto probabilmente dovuto ad un aumento della proteina p21, e iii) dall’inibizione della formazione degli osteoclasti maturi (9). Complessivamente, questi risultati suggeriscono potenziali applicazioni terapeutiche di Nutlin-3 in patologie neoplastiche caratterizzate da un’attività osteoclastica anormale, indipendente dallo stato di p53 della neoplasia. Infatti, Nutlin-3, oltre a possedere un’attività citotossica diretta contro le cellule tumorali p53 wild-type, in base ai risultati ottenuti, è probabilmente anche in grado di ostacolare l’osteoclastogenesi sia in tumori con p53 wild-type, sia in tumori con p53 mutata.
 
Elenco dei lavori scientifici pubblicati in extenso su riviste internazionali con collegio di referees. Impact factor complessivo dei lavori (dal Science Citation Index 2007): 78.179
 
1)      Milani D, Zauli G, Rimondi E, Celeghini C, Marmiroli S, Narducci P, Capitani S, and Secchiero P. Tumor Necrosis Factor-related apoptosis-inducing ligand sequentially activates pro-survival and pro-apoptotic pathways in SK-N-MC neuronal cells. Journal of Neurochemistry. 2003; 86: 126-135. (Impact Factor (IF)= 4.451)
2)      Zauli G, Milani D, Rimondi E, Baldini G, Nicolin V, Grill V, Secchiero P. TRAIL activates a caspase 9/7-dependent pathway in caspase 8/10-defective SK-N-SH neuroblastoma cells with two functional end points: induction of apoptosis and PGE2 release. Neoplasia. 2003; 5: 457-466. (IF=5.674)
3)      Secchiero P, Zerbinati C, Rimondi E, Corallini F, Milani D, Grill V, Forti G, Capitani S, Zauli G. TRAIL promotes the survival, migration and proliferation of vascular smooth muscle cells. Cellular and Molecular Life Sciences. 2004; 61: 1965-1974. (IF=5.239)
4)      Zauli G, Rimondi E, Nicolin V, Melloni E, Celeghini C, Secchiero P. TNF-related apoptosis-inducing ligand (TRAIL) blocks osteoclastic differentiation induced by RANKL plus M-CSF. Blood. 2004; 104: 2044-2050. (IF=10.896)
5)      Rimondi E, Secchiero P, Quaroni A, Zerbinati C, Capitani S, Zauli G. Involvement of TRAIL/TRAIL-receptors in human intestinal cell differentiation. Journal of Cellular Physiology. 2006; 206: 647-654. (IF=3.643)
6)      SecchieroP, CandidoR, CoralliniF, Zacchigna S, Barbara B, Rimondi E, Fabris B, Giacca M, and Zauli G. Systemic TRAIL delivery shows anti-atherosclerotic activity in apoE-null diabetic mice. Circulation(IF=12.755). 2006; 114: 1522-1530.
7)      Rimondi E, Zweyer M, Ricci E, Secchiero P. Receptor activator of nuclear factor kappa B ligand (RANKL) modulates the expression of genes involved in apoptosis and cell cycle in human osteoclasts. Anatomical Record. (Hoboken). 2007; 290: 838-845(IF=1.801)
8)      Zauli G, Rimondi E, Stea S, Baruffaldi F, Stebel M, Zerbinati C, Corallini F, Secchiero P. TRAIL inhibits osteoclastic differentiation by counteracting RANKL-dependent p27Kip1 accumulation in pre-osteoclast precursors. Journal of Cellular Physiology. (In press) (IF=3.643)
9)      Zauli G#, Rimondi E#, Corallini F, Fadda R, Capitani S, Secchiero P. MDM2 antagonist Nutlin-3 suppresses the proliferation and differentiation of human pre-osteoclasts via a p53-dependent pathway. Journal of Bone and Mineral Research, 2007; 22:1621-1630 (IF=6.004)
10) Corallini F, Rimondi E, Secchiero P. TRAIL and osteoprotegerin: a role in endothelial physiopathology? Frontiers in Bioscience 2008 13:135-147 (IF=2.989)
11) Zauli G, Rimondi E, Secchiero P.Soluble TRAIL does not impair the anti-osteoclastic activity of osteoprotegerin. Journal of Cellular and Molecular Medicine. 2008 12(3):1063-1065. (IF=6.807)
12) Barbarotto E, Corallini F, Rimondi E, Fadda R, Mischiati C, Grill V, Vaccarezza M, Celeghini C. Differential effects of chemotherapeutic drugs versus the MDM-2 antagonist nutlin-3 on cell cycle progression and induction of apoptosis in SKW6.4 lymphoblastoid B-cells. Journal of Cellular Biochemistry. 2008 104(2):595-605. (IF=3.381)
13) Secchiero P, Corallini F, Rimondi E, Chiaruttini C, di Iasio MG, Rustighi A, Del Sal G, Zauli G. Activation of the p53 pathway down-regulates the osteoprotegerin expression and release by vascular endothelial cells. Blood. 2008 111(3):1287-1294. (IF=10.896)
 
 
 
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