Curriculum

Dario Scodeller, architetto, dal 2015 è Professore associato (SSD ICAR/13) presso il Dipartimento di architettura dell’Università degli studi di Ferrara dove, dal 2018, è Coordinatore del Corso di Laurea in Design del prodotto industriale. Presso Unife, ha insegnato discipline progettuali e storico critiche (Design del prodotto, Design degli interni e dell’allestimento, Teoria e critica del design, Storia del design).

Ha svolto dal 2002 attività di docenza universitaria in corsi di laurea in Design insegnando in diverse università italiane: Politecnico di Milano, Università IUAV di Venezia, Accademia di Brera, Università degli studi di Udine e Università della Repubblica di San Marino; in quest’ultima, dove ha insegnato dal 2005, è stato dal 2012 al 2015 Ricercatore (SSD ICAR/13) nel Dipartimento di Economia e Tecnologia e ha ricoperto l’incarico di Direttore del Corso di laurea Triennale in design.

È vice-direttore della rivista scientifica di classe A “MD Journal”, edita dal Lab MD Unife.

Dal 2019 al 2024 è stato membro di giunta della CUID (Conferenza Italiana delle Università di Design).

È socio SID (Società italiana design) e socio dell’Associazione italiana degli storici del design della quale, dal 2018 al 2021, è stato membro della Giunta esecutiva ed è membro del Comitato scientifico della rivista“AIS/Design. Storia e ricerche”.

Ha conseguito nel 2014 l’abilitazione scientifica a professore di Seconda fascia (SSD ICAR/13) e nel 2018 l’abilitazione scientifica a professore di Prima fascia (SSD ICAR/13).

In Unife è membro del Collegio dei docenti dell’International Doctorate Architecture and Urban Planning (IDAUP) del Dipartimento di Architettura (DA).

Come studioso e ricercatore ha pubblicato diverse monografie e oltre cento saggi (contributi in volume o atti di convegno) e articoli dedicati al design, alla sua cultura, storia e metodologie. Ha collaborato con istituzioni pubbliche e private per pubblicazioni e ricerche: con il Vitra Design Museum (per il volume Pop art design, 2012); con l’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani per stesura delle voci biografiche Achille Castiglioni, Vico Magistretti, Joe Colombo, nel DBI versione online, 2015; con l’Archivio progetti IUAV per monografie su designer italiani sulla base di indagini archivistiche; con ADI per la realizzazione del volume in corso di pubblicazione per Treccani sulla storia del Premio Compasso d’Oro; con il Comune di Venezia per ricerche storico-archivistiche, con Fondazione Achille Castiglioni e Unindustria Pordenone per ricerche finalizzate alla curatela di una mostra e di un volume; con la Segreteria di Stato all’Istruzione e alla Cultura della Repubblica di San Marino per la realizzazione di mostre culturali a Strasburgo, presso la sede del Consiglio d’Europa, e Venezia, presso la sede Unesco.

Ha co-curato 5 numeri monografici della Rivista scientifica di classe A “MD Journal”, 3 numeri monografici della Rivista “AIS/Design Storia e ricerche” e curato, in collaborazione, l’organizzazione di 3 convegni sul design, la sua storia, le nuove prospettive di ricerca e la formazione del designer.

La sua attività scientifica nel campo del design si è sviluppata lungo diverse direttrici di ricerca; tra le principali: lighting design, exhibition e retail design, storia e critica del design, design per la sostenibilità sociale e ambientale, archivi del design come giacimento attivo.

La ricerca sul design della luce (apparecchi, sistemi, applicazioni) – iniziata con una borsa di ricerca post-laurea Osram-IUAV – ha trovato una prima sistematizzazione teorico-critica nella monografia Livio e Piero Castiglioni. Il progetto della luce (Electa, Milano 2003). Il volume è frutto di una ricerca biennale svolta nell’archivio dei due progettisti e in altri archivi milanesi. Vi sono ricostruite storicamente, indagate criticamente e documentate con ampio apparato iconografico, le invenzioni elettro-acustiche e illuminotecniche di Livio e i numerosi progetti per apparecchi e sistemi d’illuminazione per musei e allestimenti di Piero Castiglioni.

Nell’arco di un quindicennio (2005-2021), con i suoi articoli bimestrali sulla rivista specialistica “Luce e design”, ha contribuito al dibattito sul costante aggiornamento della disciplina dal punto di vista tecnologico, teorico e professionale, trattando diffusamente temi relativi alla storia, all’evoluzione dei prodotti e all’innovazione nel settore del lighting design.

Il tema del retail design ha avuto una compiuta trattazione nella monografia Negozi, l’architetto nello spazio della merce (Electa, Milano 2007), che documenta, nella forma di un’articolata indagine storica e teorico-critica, il rapporto tra interior design, exhibition design e comunicazione visiva del prodotto e le reciproche influenze che, progressivamente, si stabiliscono tra design e fashion nel progetto di allestimento di spazi per il commercio realizzati nel corso del ‘900.

Le tematiche dell’exhibit design sono state affrontate e approfondite, sul piano storico-critico, storiografico, teorico e metodologico-progettuale, in saggi, articoli e interventi in convegni scientifici, con contributi relativi all’esame dell’opera di specifici autori o tesi a rilevare particolari problemi insiti nella storia, nella cultura e nella pratica di questa declinazione della disciplina del design.

Le riflessioni teorico-critiche e le ricerche storiche sul design sono state pubblicate in diverse riviste di settore: in “Casabella” Dario Scodeller ha tenuto nel 2000-2001 una rubrica dedicata alla critica del design; nella rivista “AIS/Design Storia e ricerche” e, parallelamente, nei convegni dell’Associazione italiana degli storici del design, ha approfondito temi storici e storiografici relativi alla disciplina del design anche come co-curatore di tre numeri della rivista e di un convegno.

Nella rivista “MD Journal”, di cui è vice-direttore, ha co-curato diversi numeri dedicati a tematiche sull’innovazione nel campo della ricerca sul design, pubblicando saggi teorici e storico-critici. Nelle due riviste e in contributi a convegni ha indagato il rapporto tra archivi del design, digitalizzazione e potenzialità delle memorie del progetto nella riattivazione di processi creativi e produttivi.

Altri suoi contributi di tipo storico e teorico sono pubblicati sulle riviste “DIID”, “Abitare”, “Licht und architecture”, “Flare”, “Studi e ricerche di storia dell’architettura”, “Studi Neoclassici”.

Con la monografia Il design dei Castiglioni. Ricerca, sperimentazione, metodo (Corraini, Mantova, 2019), ha realizzato, sulla base di un’indagine archivistica, una rilettura critica del lavoro progettuale nel campo del design di prodotto dei tre fratelli Castiglioni (Achille, Pier Giacomo e Livio), curando contemporaneamente una mostra realizzata in collaborazione tra Fondazione Achille Castiglioni, Uninidustria Pordenone e Comune di Pordenone (Galleria Harry Bertoja, gennaio-marzo 2019).

La ricerca sui temi del rapporto tra design e sostenibilità, sviluppata a partire dal 2017 nel Laboratorio di laurea in Design per la sostenibilità sociale e ambientale e attraverso le relazioni interdipartimentali e interateneo generatesi su questi temi, ha portato alla organizzazione, nel 2022, del convegno internazionale Design e fibre naturali. Territori, materiali, tecnologie, di cui ha curato gli atti (con M. Mancini, 2023) e alla parallela partecipazione a progetti di ricerca dedicati all’innovazione tecnologica nel campo delle energie sostenibili, sviluppati presso il centro di ricerca Teknehub dell’Università di Ferrara.

Rientra in quest’ambito di ricerca l’ultima monografia Design, community e limiti delle risorse (Media MD, 2023) che illustra, attraverso un’organica indagine storica, una serie di proposte progettuali elaborate nei momenti di crisi dei modelli di sviluppo della società industriale. L'obiettivo della ricerca è stato quello di documentare e descrivere criticamente l'attività progettuale delle reti collaborative organizzatesi in vari contesti storici e geografici lungo un arco storico di due secoli, dalla civiltà contadina ottocentesca alla società digitale e, contemporaneamente, di illustrare alcuni aspetti teorici relativi al rapporto tra design e creatività, chiarendo il significato e le relazioni di concetti quali invenzione, do it yourself, bricolage, readymade, autoproduzione e autocostruzione.

Nella monografia Design Spontaneo. Tracce di progettualità diffusa (Corraini, Mantova, 2017), ha sviluppato, in chiave didattica e divulgativa, una serie di temi relativi al rapporto tra design, arte, territori e pratiche progettuali inconsuete.

In campo professionale ha svolto dal 1990 al 2000 attività di progettazione per la società di grande distribuzione Coin SpA (poi Gruppo Coin), dedicandosi all’ideazione e alla realizzazione di numerosi concept espositivi shop in shop (Coin, Coincasa), allo studio di nuovi modelli di comunicazione visiva del prodotto e ai progetti e di allestimento di spazi di vendita nelle principali città italiane. Ha svolto attività di progettazione nel campo del product-lighting design ideando sistemi d’illuminazione per aziende quali Reggiani illuminazione e Turnlights. Nel 2003-2005 è stato consulente di Fabrica (il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton) per l’exhibition design: nell’ambito di questo rapporto di consulenza ha progettato la mostra Canova (Bassano 2003) e il sistema espositivo per la promozione culturale della Regione Veneto (2005). Nel 2003 ha fondato (con Gabriele Tumiati e Giorgia Voltan) lo studio di progettazione Archiroom associati, attivo fino al 2012, con cui ha sviluppato progetti espositivi per aziende e imprese culturali tra cui: la mostra Miti Greci (Palazzo Reale, Milano 2004; Roma e l’antico: realtà e visione nel ‘700, Niki de Saint Phalle, (Palazzo Cipolla, Roma, 2009). Dal 2007 al 2010 ha svolto attività di consulenza e progettazione per la Segreteria di stato all’Istruzione e <alla cultura della Repubblica di San Marino, progettando gli allestimenti per la mostra Un Tesoro Goto di San Marino a Strasburgo (Palazzo del Consiglio d’Europa, Strasburgo, aprile 2007) Out of there, Partecipazione di San Marino alla 11 Biennale Architettura di Venezia 2008 (palazzo Zorzi, sede Unesco, Venezia) Architettura nel piccolo stato, Partecipazione di San Marino alla 12 Biennale Architettura di Venezia 2010 (palazzo Zorzi, sede Unesco, Venezia).